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venerdì 20 marzo 2015

Luna Nuova

Luna
Ti ho guardato scomparire lentamente
Il tuo splendore diminuire
La tua luce argentea calare
Nel momento in cui il tuo ciclo termina
È venuto il tuo tempo
Per riposare un po
Ricordandoci
Di riposare noi stessi
La morte del vecchio
La promessa del nuovo
Assicura a tutti noi
Che la vita continuerà.

Genni, traduzione-  Annalisa Dell'Orto

martedì 23 dicembre 2014

Le tredici Lunazioni


LE TREDICI LUNAZIONI

I LUNAZIONE
(Indicativamente comprende, o segue di pochi giorni, la festività di Samhain - 31Ottobre/1 Novembre) 

Luna del Calderone
Luna della Grotta, Luna della Vecchia, Luna della Strega, Luna Divoratrice

La prima lunazione segna la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo, e corrisponde al periodo della discesa, il viaggio simbolico e iniziatico che ci porta all’interno di noi stesse.
È una discesa nel buio, nella grotta uterina della Grande Madre, nel grembo materno, ombroso, umido e fecondo. Al suo interno ci troviamo dinnanzi alla Vecchia Saggia, l’anziana Strega dai capelli scarmigliati che ci smembra e ci divora, ovvero ci fa bollire nel suo magico Calderone dal quale usciremo rinate, rigenerate e risvegliate a noi stesse.
Questa luna è simbolicamente una luna umida, legata all’umidità della terra e del grembo, alla pioggia, alla nebbia e agli umori femminili.

Durante questo ciclo ci concentriamo in noi stesse, impariamo a percepire la magia nel nostro grembo come grotta d’amore e mistero.
Una bellissima filastrocca che ogni donna può cantare o ripetere durante questa lunazione, magari illuminata da una candela bianca e concentrata sul proprio grembo, è quella composta da Ada d’Ariès nel suo libro La casa delle Donne dagli occhi luminosi:

Ora concentrati sul calderone
e senti dentro le cose buone,
le cose buone e tanto belle
che ci rendono tutte sorelle.
Le cose belle che fan sognare
e per il cielo fanno volare
fuori dal mondo, via dal dolore
fino al grande sogno d’amore.
Il sogno bello, il sogno grande
ove entra solo chi è amante
perché ha svegliato nel calderone
col fuoco dolce le cose buone.
Il sogno bello che fa volare
sol chi s’è fatto sacrificare
all’antica Madre del mondo
per far con lei un gran girotondo.”

Divinità: la Dea che incarna l’aspetto oscuro dell’Armonia, la Vecchia, la Strega delle fiabe, Colei che Smembra e Divora, la Lupa, Cerridwen nel suo aspetto di Divoratrice e Signora del Calderone
Colori: nero, grigio
Erbe e Alberi: Sambuco, l’Albero legato agli spiriti del mondo sottile che dona la Vista animica; il Melo, l’Albero di Avalon e di tutte le magiche soglie che conducono all’oltremondo. 
Elementi: Acqua, Terra e Fuoco
Simboli: il Calderone, le Zanne, la Grotta
Attività: Dedicarsi alla presa di coscienza della magia del proprio grembo; Pulire la propria Casa come se fosse il centro di noi stesse, abbandonando tutto ciò che non ci serve più; Trascorrere del tempo al buio, o alla sola luce di una candela, per vivere ancora più profondamente i misteri della discesa; Prepararsi ad accogliere il cambiamento e la trasformazione, ad offrirsi completamente alla vecchia Divoratrice, essere disposte a farsi smembrare e rigenerare da lei, ovvero sacrificare quelle parti di noi che non ci permettono di procedere lungo il cammino

* II LUNAZIONE
(Dicembre)

Luna della Filatura
Luna dell’Agrifoglio, Luna della Nuova Luce, Luna della Lunga Notte, Luna del Focolare, Luna della Lana, Luna della Berta, Luna delle Fate della Fortuna

La seconda lunazione solitamente cade vicino al solstizio d’inverno e si sviluppa durante le notti più lunghe, fredde e sterili dell’anno. Allo stesso tempo è proprio nel momento di maggiore oscurità che la scintilla della nuova luminosa vita viene accesa dalle Portatrici di Luce, le candide Dame del Natale che giungono dalla fitta foresta coronate di abete, agrifoglio e candele ardenti e distribuiscono i regali in ogni casa.
Il tiepido sole comincia il suo lungo viaggio crescente, mentre la luna veglia sulle nostre lunghe notti innevate.

Durante questa lunazione scambiamo doni di luce e pensieri luminosi con le persone che ci sono care. Nelle gelide sere nevose, ricordiamo e onoriamo con amore le Dame del Natale e le Fanciulle della Luce Nascente, della Fortuna e del Destino, come la Berchta, Madama Holle e Lucia, da sempre legate al periodo solstiziale e ai cosiddetti Dodici Giorni di Natale.

Divinità: Berchta/Berta, Frau Holle nel suo aspetto di nonnina dalle lunghe zanne che, sbattendo il suo piumone fa nevicare sulla terra; Lucia, le Dame del Natale, Zia Arie (Tante Arie), la Befana 
Colori: oro, argento, verde, rosso, bianco
Erbe e Alberi: Quercia, Agrifoglio, Abete, Zenzero, Cannella, Cardamomo, Arancio 
Elementi: Fuoco, Acqua
Simboli: la sacra Filatura, la sacra Tessitura, la Lana, il Focolare sempre acceso, centro luminoso della nostra Casa
Attività: Scambiarsi Doni e Pensieri di Luce; Leggere le antiche Fiabe davanti al Focolare; Esprimere, da sole o fra sorelle, i propri Desideri e bruciare i foglietti nel fuoco del caminetto; Preparare dolci e biscotti speziati, offrendone una parte agli animali del bosco

III LUNAZIONE
(Gennaio)

Luna della Neve
Luna Fredda, Luna del Ghiaccio, Luna del Sonno, Luna del Silenzio, Luna delle Dame Bianche

Questa lunazione si sviluppa nel momento più gelido dell’anno, e rappresenta quindi un periodo di riposo, silenzio, meditazione e sogno. 
Con cura si riordina la casa dopo la fine delle festività solstiziali e si può dedicare del tempo al sonno e all’osservazione della morte apparente in cui giace la natura, che pur tuttavia sta per svegliarsi.
Durante questa luna si sperimenta l’immobilità e si coltiva il calore, dedicandosi all’offerta di cibo agli animali del bosco, che si trovano in difficoltà.

In questo periodo lunare possiamo apprendere nuove storie e ad onorare le Madri dell’Inverno, ovvero le Regine delle Nevi e del Ghiaccio, le Fanciulle delle Vette innevate, Madama Holle nel suo aspetto di Donatrice del sacro Gomitolo di Lana Bianca, la cui memoria sopravvive all’interno delle vecchie fiabe e delle tradizioni popolari.

Divinità: le Regine delle Nevi, La Samblana, Cailleach Bheur, la Vecchia del gelido inverno, le Fanciulle dei Ghiacciai
Colori: bianco, azzurro ghiaccio 
Erbe e Alberi: la Stella alpina
Elementi: Aria, Acqua
Simboli: la Neve, il Gomitolo di Lana Bianca che non si esaurisce mai, il Sentiero di Ghiaccio che porta alla Vetta della Montagna
Attività: Lavorare la lana candida come la neve per confezionare uno scialle, un caldo maglione, un mantello o una sciarpa, considerando quella lana un dono della buona Dama Holle; Contemplare il significato del raggiungere la Vetta, affrontando ghiacci e tormente solo per pervenire al bianco regno della Regina delle Nevi; Nutrire gli animali del bosco con tortine, semi e impasti (margarina o lardo) grassi e calorici 

IV LUNAZIONE
(Febbraio)

Luna del Latte
Luna Immacolata, Luna Bianca, Luna del Risveglio, Luna del Bucaneve, Luna del Grembo, Luna dei Semi, Luna della Fiamma Perenne, Luna della Bambina Bianca

Questa è una lunazione legata alla purezza, ai primi segni visibili del risveglio di tutta la natura, e dunque alla forza che necessita la prima emersione, quando le foglie dei bulbi bucano la dura superficie della terra e i semi si preparano a schiudersi. 
Questa luna ci parla dell’innocenza e della gioia dell’infanzia, e ci ricorda di prenderci cura e di amare moltissimo la nostra Bambina interiore, che va sempre mantenuta viva e felice dentro di noi. 

Per armonizzarci con le energie di questo ciclo lunare possiamo indossare abiti bianchi, accendere candele bianche e bruciare foglie di salvia dal grande potere purificante. 
La nostra attenzione si volge verso le misteriose Custodi della Fiamma Eterna, che negli antichi templi mantenevano il fuoco sempre acceso, vegliandolo e alimentandolo giorno e notte; insieme a loro, onoriamo la Dea Bambina e la splendente Brighid, Signora del Risveglio, del Fuoco, del candido Cigno e degli Agnelli.

Divinità: la Dea Bambina, la Custode della Fiamma nell’antico tempio circolare, Brighid nel suo aspetto di Signora del Fuoco Magico, della Neve, del Cigno e del Risveglio; Bride, la Sposa Bianca; la Fanciulla dei Bucaneve; Rosaspina, la Fanciulla Dormiente che sta per destarsi
Colori: bianco, rosso
Erbe e Alberi: Bucaneve, Croco, tutte le piante da bulbo, la Salvia, la Betulla
Elementi: Acqua, Terra 
Simboli: il Latte, la Fiamma ardente, i Semi, gli Agnelli, il Cigno
Attività: Accendere ogni sera uno o più ceri o candele bianche, fino al giorno della festività di Imbolc, che cade vicino a questa lunazione o al suo interno; Preparare dolci e pietanze con il latte; Vestirsi di bianco o con ornamenti che richiamano la purezza, la neve, l’innocenza; Dedicare del tempo a concentrarsi sul proprio grembo, provando a percepire l’antico Fuoco delle Donne, che può essere acceso e mantenuto caldo e luminoso; Rilassarsi con bagni caldi e profumati, per eliminare dal nostro corpo e dalla nostra anima tutte le impurità accumulate durante l’inverno; Lavorare l’argilla per dar forma a statuette femminili ispirate a quelle delle nostre antenate

V LUNAZIONE
(Marzo)

Luna dei Boccioli
Luna dei Germogli, Luna delle Gemme, Luna della Crescita, Luna della Primula, Luna dell’Aurora

Durante questa lunazione la primavera inizia a mostrarsi in tutta la sua delicata bellezza. I germogli lucidi e carnosi spuntano dai rami degli alberi e dolcemente si schiudono sotto ai primi tiepidi raggi solari. L’alba luminosa colora il cielo e la luce del sole abbraccia la terra e la feconda.
Ovunque si manifestano nascita e crescita, vegliate e incoraggiate dal magico potere di questa luna.

In questo ciclo e durante tutto il periodo primaverile di emersione e fioritura, onoriamo la crescita e la fioritura, ovvero la Vergine Fiorita, la giovane e bellissima Fanciulla dei Fiori e dei Germogli, alla quale offriamo fiori freschi e acqua purissima.

Divinità: la Vergine Fiorita in tutte le sue forme, Blodeuwedd, Viso di Fiori, nata da molti tipi di fiori; Borina, la figlia dell’albero e di ventisette tipi di fiori montani; la Donna-Fanciulla che comincia a Sanguinare
Colori: verde, giallo, bianco, rosa, azzurro, lilla e tutti i colori della primavera
Erbe e Alberi: la Primula, la Violetta, i Fiori di Blodeuwedd e di Borina
Elementi: Terra, Aria, Acqua
Simboli: i primi Fiori, l’Alba luminosa, i carnosi Germogli
Attività: Coltivare piante e fiori, travasandoli e concimandoli naturalmente; Fare bagni di luce mattutina, ovvero lasciarsi illuminare dall’Alba, accogliendo la sua luce benedetta portatrice di Vita e Gioia; indossare abiti dei colori della primavera e coltivare la spensieratezza fanciullesca, la verginità arcaica e la leggerezza d’animo

VI LUNAZIONE
(Aprile)

Luna dei Fiori
Luna Fiorita, Luna della Vergine dei Fiori, Luna della Lepre, Luna delle Uova, Luna dell’Arcobaleno, Luna Profumata

In questo ciclo lunare la fioritura è nel suo massimo rigoglio, i fiori bianchi e rosa colorano gli alberi da frutto e incantano la terra con i loro profumi e la loro bellezza delicata e gentile. Le uova si schiudono, i cuccioli giocano vivaci nei prati e nei boschi, e lepri escono dalle tane a tarda sera.
Colei che porta la nascita vive in ogni alba luminosa e onoriamo la sua presenza anche sotto ai raggi di luna, che propiziano la fioritura e la germinazione.

Durante questa luna trascorriamo del tempo in mezzo ai fiori e agli aspetti più vivaci e gioiosi della divina Fanciulla, lasciandoci insegnare da lei ad essere libere, vergini, gioiose e vivacemente spregiudicate.

Divinità: la Dea dell’Alba Eostre/Ostara, la Donna Lepre
Colori: verde, giallo, rosa, celeste, bianco
Erbe e Alberi: Narciso, Mandorlo, Pesco, Prugnolo e tutti gli Alberi da Frutto fioriti
Elementi: Aria, Terra, Acqua
Simboli: la Lepre Lunare, le Uova, i Cuccioli
Attività: Colorare le uova con tutti i colori dell’arcobaleno; Passare lunghi momenti in compagnia di piante e fiori; Osservare la vivacità giocosa e la gioia spensierata dei cuccioli e dei bambini e cercare di coltivarle e di riconoscerle anche dentro di sé.

VII LUNAZIONE
(Maggio)

Luna dell’Amore
Luna degli Amanti, Luna del Nettare, Luna della Passione, Luna languida, Luna Rossa

Questa lunazione solitamente si sviluppa vicino alla festa di Beltane e rappresenta l’unione magica e amorosa fra il femminile e il maschile, che rendono la terra feconda e fruttifera, radiante amore e gioioso languore. Il fuoco e l’acqua si uniscono e creano acqua di luce e calore, il più potente filtro della fecondità naturale.

Durante questo ciclo lunare onoriamo le Dee dell’Amore e l’Amore divino, le cui eco si rispecchiano nell’amore che unisce tutti i veri amanti. Grazie alle divinità amorose e languide impariamo a ritrovare la nostra natura di donne complete, ovvero madri e amanti allo stesso tempo, senza la separazione tipica patriarcale che divide e allontana la maternità dal potere seduttivo e selvatico. Questa disunione viene ricucita e guarita dal messaggio d’amore delle Dee d’Amore e Bellezza, che ci invita a lasciarci alle spalle limiti e imposizioni e ad amare in totale libertà.
Questa è una luna che ci libera nell’Amore, che ci rende di nuovo libere e gravide d’Amore.

Divinità: Olwen, la Fanciulla Scarlatta; Rhiannon nel suo aspetto di languida e bellissima Amante, le Vergini arcaiche, Blodeuwedd nel suo aspetto di Fiore lussurioso grondante di dolcissimo nettare; la Donna che Sanguina
Colori: rosso, rosa
Erbe e Alberi: tutti i Fiori che richiamano la forma della Vulva Fiorita, umida, dolcissima e piena di nettare e rugiada illuminata dal Sole
Elementi: Acqua, Fuoco
Simboli: la sacra Vulva Fiorita, gli Umori delle Donne e dei Fiori, la Farfalla che richiama la forma della vulva e dell’utero, la Falena notturna che protegge l’unione degli amanti alla luce della luna
Attività: Amarsi, in tutte le forme più spontanee e naturali; Ricercare nei fiori il riflesso della propria sacra vagina e sentirla simile ad essi, pura e libera, donata solo a chi lo merita; Raccogliere l’Acqua di Luce, nata dal connubio di Acqua e Sole, e offrirla alla Terra per renderla ancora più fertile e fiorita

VIII LUNAZIONE
(Giugno)

Luna delle Lucciole
Luna delle Fate, Luna delle Api, Luna delle Melisse, Luna del Miele, Luna del Sogno 

Questa lunazione spesso si sviluppa vicino al solstizio d’estate, quando le Fate danzano sotto i suoi raggi d’avorio, le lucciole illuminano le radure segrete e gli usignoli intonano i loro magici canti notturni.
La Natura è in gran fermento, rigogliosa e verdeggiante si prepara alla fruttificazione, mentre le api melisse, durante i giorni caldi e luminosi, si prodigano nella ricerca dei fiori più dolci e succosi, servendo amorevolmente la loro Regina nel cuore ambrato dell’alveare. 

Sotto questa luna onoriamo le Fate – secondo il senso antico del termine – e tutte le altre Entità di Armonia che abitano i boschi, le colline e i prati, cercando di sentire questa potente forza vitale e creativa scorrere anche dentro in noi.
Offriamo buoni pensieri alle Dee del Miele e alla figura arcaica di Melissa, che vive sia nell’Ape divina sia in tutte le sue figlie, le quali sono allo stesso tempo le api mellifere e le fanciulle fedeli al culto matriarcale. 

Divinità: la Dea delle Api Melissa e le sue figlie ronzanti, le Fate, le Entità Luminose, la Soreghina, le Figlie del Sole, le Fanciulle spose dei Raggi di Sole
Colori: giallo, arancio, oro
Erbe e Alberi: Rosa, Enotera, Iperico, Gelsomino, Lavanda, Rosmarino, Verbena, Papavero, Timo, Trifoglio, tutti i Fiori che si offrono alle Api e quelli cari alle Fate, come la Campanella, la Digitale, la Felce e tante altre 
Elementi: Aria, Fuoco
Simboli: l’Ape Regina, le Api mellifere, il Miele, le Lucciole
Attività: Osservare le api e lasciarsi ispirare dalla vita dell’alveare per ritrovare un modo d’essere matriarcale e sororale; Preparare dolci e ricette medicamentose con il miele; Cercare un luogo ancora frequentato dalle lucciole e lasciarsi incantare dal loro volo luminoso; Onorare la festa di mezz’estate con fuochi, candele e gioiosa condivisione.

IX LUNAZIONE
(Luglio)

Luna delle Erbe
Luna della Rugiada, Luna delle Acque, Luna degli Uccelli, Luna del Canto

Il tempo in cui splende questa luna è quello in cui l’energia creativa è nel pieno della sua forza. In natura tutto cresce e matura, le piante sono verdi e rigogliose e i frutti cominciano a raddolcirsi. Questa luna porta creatività e ispirazione, invitando a far fruttificare ciò che nasce nell’interiorità e a portarla alla luce. Allo stesso tempo, però, impariamo a pazientare, ovvero a ponderare il giusto tempo per ogni cosa: ci saranno momenti in cui sarà bene cogliere il frutto già maturo, senza farlo marcire, e momenti in cui bisognerà attendere che raggiunga la sua pienezza.
Questa lunazione è anche la più indicata per la raccolta delle erbe aromatiche e medicinali, che potranno essere usate fresche oppure essiccate per preparare tisane, incensi, oleoliti, creme, tinture, e così via.

Nel corso di questa luna onoriamo la Dama Verde in tutte le sue manifestazioni, specialmente quelle in cui appare come guida nel rigoglio dei boschi illuminati dal sole, dove, in groppa al suo cavallo bianco come la schiuma del mare, conduce lungo il sentiero che porta alle magiche terre sempreverdi. 

Divinità: la Dama Verde, Rhiannon nel suo aspetto di luminosa Conduttrice verso il reame fatato che si nasconde nel cuore delle verdi colline; la Regina delle Fate che guida verso il verde giardino; le Fanciulle del Muschio, le Ninfe dei Boschi, dei Ruscelli e dei Laghi.
Colori: verde, oro, verde acqua
Erbe e Alberi: tutte le erbe aromatiche
Elementi: Terra, Fuoco, Acqua
Simboli: il Sentiero verde, il Giardino segreto, la candida Giumenta dal manto luminoso
Attività: Indossare abiti o scarpe verdi come quelli che la leggenda vuole portassero coloro che avevano visitato il regno della Regina delle Fate; cogliere le Erbe e dedicarsi alle loro preparazioni; cercare lungo i Sentieri boschivi le tracce da seguire, per raggiungere stati di ispirazione e consapevolezza forse donate dalla Dama Verde; onorare gli Alberi e lasciar Doni per le Dame Verdi che li abitano, insieme a buone offerte di cibo per gli animali.

X LUNAZIONE
(Agosto)

Luna delle Antenate
Luna del Raccolto, Luna delle Madri, Luna Dorata, Luna dei Frutti, Luna del Grano, Luna dei Cereali, Luna del Pane, Luna dell’Ebbrezza, Luna dell’Abbondanza

Questa lunazione si manifesta intorno alla Festa del Raccolto e delle Madri, e spesso la comprende.
Durante il suo tempo si celebrano tutte le manifestazioni della Terra feconda e generosa, ovvero materna, abbondante, nutritiva e amorevole. È il momento del grande raccolto, della mietitura, ovvero di ciò che dal taglio e dalla morte dei vegetali porta al nutrimento e quindi alla nuova vita. In particolare è un momento simboleggiato dai sacri cereali, che serbano i misteri della vita-morte-vita, e che possono essere utilizzati per preparare sia il pane, alimento sacro sin dai tempi più antichi, sia alcune bevande fermentate che possono inebriare e portare a stati d’essere estatici. 

Nel corso di questa luna onoriamo il raccolto in tutte le sue forme. Con amore ricordiamo e celebriamo la sapienza delle Antenate, le generose Madri del Nutrimento che si manifestano in tutto ciò che è materno e buono, nutriente, dissetante e sono coloro che in principio hanno dato vita a tutti gli uomini. Insieme alle nostre Madri antiche, onoriamo anche il ricordo delle nostre antenate familiari, ancora viventi o trapassate.

Divinità: le Antenate, le Madri del Raccolto, la Signora dei Frutti, Rhiannon nel suo aspetto di Madre generosa, gravida di frutti, cereali e amore; la Fanciulla e la Vecchia del Grano, Branwen nel suo aspetto di Madre d’Amore; Colei che si Sacrifica per dar Nutrimento ai suoi Figli; la Donna Gravida; la Madre dell’Agricoltura Tailtiu, la Regina Medb, Colei che Inebria e conduce oltre la ragione
Colori: giallo, oro, rosso
Erbe e Alberi: tutti i Cereali e gli Alberi da Frutto i cui frutti giungono a piena maturazione durante questo periodo
Elementi: Terra, Fuoco
Simboli: il Pane, la Mietitura, i Covoni di Fieno nei quali poteva nascondersi la Vecchia del Grano, la Birra, l’Idromele
Attività: Preparare il pane usando sia le farine di grano, sia quelle integrali, aggiungendo all’impasto anche vari semi come quelli di girasole, papavero, sesamo, e così via; Trascorrere del tempo nei frutteti in cui gli alberi sono carichi di frutti, dedicarsi alla Raccolta dei Frutti e utilizzarli per preparare marmellate, dolci e sciroppi; Indossare i colori del sole e del tramonto, dei campi dorati e dei frutti maturi; Assaporare le bevande fermentate e abbandonarsi al dono dell’ebbrezza; Onorare il Ricordo delle Antenate divine e di coloro che sono state per noi madri e maestre, e che possono essere legate a noi indistintamente per parentela o per vicinanza spirituale e affettiva

XI LUNAZIONE
(Settembre)

Luna delle Mele
Luna del Mais, Luna di Rame, Luna del Lago Dorato, Luna delle Foglie

Durante questa lunazione il grande raccolto continua, specialmente quello del mais e del riso.
Nei frutteti, i meli sono carichi di dolcissime mele e il loro nutrimento porta pienezza sia al corpo che all’anima. Attraverso i loro semi, il mistero della rigenerazione e del sacro viaggio che porta alle origini si compie ciclicamente.
La raccolta di uva, more e bacche si sostituisce a quella delle castagne e dei funghi, e lentamente entriamo nel tempo del sogno.

In questo periodo ci dedichiamo al mistero del seme, che viene raccolto dai frutti maturi e serbato per le semine future. Al centro di ogni frutto, i semi ci insegnano che nulla finisce, ma ogni cosa rinasce e ritorna in forme simili o diverse. In questo processo di comprensione siamo guidate dalla Dama della Mela e dalla Vecchina dei Semi, Colei che ci insegna a distinguere, a separare e a riconoscere i semi buoni da quelli cattivi. Questo è anche il momento del ciclo stagionale simboleggiato dalla Donna che smette di sanguinare ed entra nella menopausa, ovvero nel tempo della saggezza.

Divinità: la Dama della Mela che compare nei miti e nelle fiabe per guidare verso l’Altromondo, la Vecchina dei Semi, che nelle fiabe chiede di distinguere e separare i semi, la Madre del Granoturco; Colei che Non Sanguina Più; la Maestra, la Regina del Castello delle Vergini, ovvero Colei che conosce e preserva le tradizioni antiche e le trasmette alle giovani fanciulle.
Colori: marrone, giallo oro, arancio, rosso porpora, viola
Erbe e Alberi: le Mele, l’Uva, le More, i Fichi, il Mais, il Riso
Elementi: Terra, Fuoco, Acqua
Simboli: la Mela, i Semi
Attività: Raccogliere i semi e riporli in un luogo sicuro, in attesa della nuova semina, riflettendo sul loro significato e sui nostri semi interiori; Imparare a distinguere i semi profondi, accogliendo l’insegnamento della Vecchina dei Semi; Preparare dolci a base di mele e di altri frutti di stagione e meditare sul significato arcaico della mela, del fico e della melagrana, come frutti della donna e della sacra intimità femminile; Cominciare a risolvere le questioni in sospeso, ovvero chiudere il cerchio laddove ve ne sia necessità; Trattenere gli insegnamenti ricevuti, così da poterli trasmettere agli altri quando sarà giunto il momento. 

XII LUNAZIONE
(Ottobre)

Luna delle Nebbie
Luna del Destino, Luna della Zucca, Luna della Soglia, Luna del Ringraziamento

Con questa luna entriamo completamente nel tempo del sogno, del sonno, dell’ascolto silenzioso, delle terre interiori, ombrose e accoglienti come una grotta antica.
La discesa si compie attraverso la soglia a forma di mandorla della Grande Madre, e un fievole lumicino ci accompagna nella profondità del suo ventre caldo e amorevole, mentre la luna ci guida donandoci un raggio d’argento.
Con questa lunazione il cerchio si chiude, entriamo nelle nebbie, superiamo il velo, ci prepariamo al passaggio da una condizione che si sta concludendo ad una che sta per cominciare.

È il tempo in cui ci dedichiamo a ringraziare per quanto abbiamo ricevuto, ovvero per quanto ci è stato donato e per ciò che è nato dalla nostra coltivazione personale, sia esteriore che interiore. È il tempo in cui abbandoniamo il vecchio per essere pronte ad accogliere il nuovo, con gioia o con dolore, ma pur sempre con amore e comprensione. È il tempo del ricordo, del mantenere viva la Memoria di ciò che è stato, del custodire nel cuore le cose più belle, imparando ad abbandonare quelle brutte.
È il tempo del Taglio da ciò che non serve più, da ciò che reca dolore e non permette di essere libere. Il tempo in cui fluiamo dolcemente e ci abbandoniamo all’abbraccio della Madre.
Dal suo grembo rinasceremo, accogliendo il Cambiamento.

Divinità: la Buona Conduttrice; Arianrhod nel suo aspetto di Signora della Spirale e Dama dei Confini, Guardiana del Cerchio che si Chiude e si Compie; Colei che Innalza le Nebbie, avvicinando o respingendo dal loro mistero; la Madre della Morte, che alla fine del ciclo vitale accoglie nuovamente nel suo grembo d’amore e armonia; la Signora della Soglia, Sheela na Gig
Colori: grigio, arancio, viola scuro, nero, rosso porpora
Erbe e Alberi: le Melagrane, la Zucca, le Rape e i tuberi in generale, che nascono e crescono sottoterra
Elementi: Terra
Simboli: la Soglia a forma di Mandorla, l’ingresso della Grotta, il Lume del Viaggio, le Lanterne vegetali (rape, barbabietole, cipolle, zucche) che un tempo guidavano nella notte, il Cerchio e in particolare la sua Circonferenza; la Nebbia che svela o nasconde, la Spirale discendente
Attività: Rallentare il ritmo delle nostre giornate, cogliendo il più possibile l’occasione per ricordare, ritrovarsi, guarire le ferite rimaste aperte e predisporsi al tempo del sogno; Tagliare, anche poco per volta, tutte le situazioni che portano dolore e appesantiscono, affrontando il dolore della perdita non come fine a se stesso ma come soglia che dà verso una nuova gioiosa luce; Riflettere sul Raccolto che si sta concludendo e Ringraziare per ogni frutto coltivato e ricevuto.

XIII LUNAZIONE

Luna della Tredicesima Fata
Luna Segreta, Luna Nascosta, Luna Velata

Questa misteriosa lunazione si manifesta ogni due o tre anni circa, nel momento in cui la Dodicesima Luna termina molto presto rispetto all’andamento del ciclo stagionale. Per questo è una lunazione che porta equilibrio, ristabilisce l’ordine naturale e rimette le cose a posto, facendo da ponte fra il ciclo lunare che si sta concludendo e quello che sta per cominciare.
È la luna del tempo sospeso, la luna dell’attesa e del ritorno all’armonia originaria.
Durante il suo viaggio dall’ombra alla luce e dalla luce all’ombra, siamo nel cuore del mistero, della magia. Molte potenzialità possono realizzarsi, ciò che è rimasto in sospeso potrebbe risolversi da solo e avvenimenti importanti possono accadere in ogni momento. Per questo prestiamo attenzione a ciò che succede e cerchiamo di cogliere ogni cambiamento, accettando i suoi doni nascosti.
Questa luna ci invita a salire su per una stretta e ripida scala che porta ad una torre dimenticata, dove giace fra polvere e ragnatele un antichissimo filatoio.
Colei che ci accoglie e che governa nel corso di questa luna è la Tredicesima Fata, Colei che giunge inaspettata e porta ad una repentina morte, ad una profonda trasformazione, che altro non è se non ciò che precede una luminosa e gioiosa rinascita.
La Tredicesima Fata ci invita a toccare il fuso, a pungerci il dito e a cadere morte. Nel frattempo ci avvolge nel suo lungo mantello nero e ci culla durante il sonno.

Nel periodo di questa luna onoriamo i vari aspetti della Tredicesima Fata, la Fata Filatrice, la Custode del Fuso pungente, ovvero la Dama Nera, la Donna Ragno che tesse e punge, portando consapevolezza e luminosi risvegli.

Divinità: la Tredicesima Fata, la Dama Velata, la Donna Ragno, le Tre Filatrici, la Dakini che Taglia la testa e risveglia l’anima 
Colori: Nero, Blu notte, Viola, Grigio, Bianco
Erbe e Alberi: le Erbe psicotrope, come il Giusquiamo nero, la Datura Stramonio, la Belladonna, la Mandragora, la Digitale purpurea; l’Amanita Muscaria e i Funghi psilocibinici 
Elementi: Etere
Simboli: il Ragno, il Fuso, il Velo 
Attività: Lasciarsi semplicemente guidare dalla Tredicesima Luna, accogliendo i suoi doni e i suoi insegnamenti; Rimettere le cose a posto dove è possibile

Invocazione della Fata Velata

Fata Velata, Sovrana del Tempio dei Segreti
nel Mare dell’Arcano io getto le mie reti
m’immergerò nella Sapienza delle tue acque antiche
e ascolterò l’oracolo delle Sibille Amiche,
con il tuo aiuto pescherò Fortuna
invocherò le stelle più propizie e chiamerò le Figlie della Luna.
Lo Scrigno dei Misteri la Chiave tua aprirà
vedrò fiorire Amore, trionfar Felicità.
Mi guidi la tua Luce, mi ispiri Saggezza
per leggere nel Fato di Verità certezza.
Le Ancelle tue fedeli mi assistan nell’impresa
con gemme di sapienza coronino l’attesa,
sia chiaro il tuo responso o Fata del Destino,
la pietra che era fango d’incanto sia Rubino
fa’ che il fatato segno l’anima mia comprenda,
la tua parola limpida di Verità risplenda.”

Tratto da Pier Luca Pierini, Rituali e incantesimi della Magia delle Fate, Edizioni Rebis, Viareggio, 2002

La Festa delle Tredici Fate

Alla festa erano invitate le tredici fate.
La prima entrò, portò la tempesta di vento e disse:
“Ho visto la viltà e le oppongo lo sdegno”.
La seconda fata portò con sé pioggia e disse:
“Ho visto la violenza e le oppongo il potere”.
La terza fata portò neve e disse:
“Ho visto la confusione e le oppongo le risate”.
La quarta fata porto gelo e disse:
“Ho visto la menzogna e le oppongo la forza di trasformazione”.
La quinta fata portò ghiaccio e disse:
“Ho visto il tradimento e gli oppongo l’ispirazione”.
La sesta fata entrò, portò pietre e disse:
“Ho visto l’odio e gli oppongo il sapere”.
La settima fata spalancò la porta, portò con sé i raggi della luna e disse:
“Ho visto la stupidità e le oppongo la responsabilità”.
Entrò l’ottava fata, portò la luce del sole e disse:
“Ho visto la distruzione e le oppongo il piacere”.
Con una risata leggera la nona fata aprì la porta e parlò:
“Ho visto la durezza e le oppongo il fluire delle acque”.
La decima fata fece irruzione attraverso la porta e parlò
“Ho visto la paura e porto con me la danza”.
L’undicesima fata entrò e disse:
“Ho visto l’invidia e le oppongo la tenerezza”.
La dodicesima fata entrò e parlò:
“Ho visto la malattia e le oppongo la musica”.
Infine entrò la tredicesima fata e tutte si sedettero a un grande tavolo a forma di triangolo.
“Ho visto la sottomissione, ovunque” disse la tredicesima fata alle sue sorelle. “E ora è tempo di contrapporle la libertà. 

Tratto da Luisa Francia, Le Tredici Lune, p. 125

Note:

1. Sharynne MacLeod NicMhacha, Queen of the Night. Rediscovering the Celtic Moon Goddess, p. 19. Traduzione italiana a cura di Violet

2. Ibidem.

3. Ibidem.

4. In riferimento alla parola “mese”, nel dizionario etimologico leggiamo: “dal latino mènsem per ménesem (…) dalla radice MÂ – misurare – ond’anche il lituano mètas – tempo, anno – e il latino metìri – participio passato mènsum – misurare: quindi “luna”, l’astro che misura, perocché essa fornisse agli antichi la prima volta idea della divisione del tempo; “mese”, il tempo misurato con le fasi lunari.” (Tratto da Vocabolario Etimologico di Ottorino Pianigiani, 1907)

5. La tredicesima luna non deve essere confusa con la cosiddetta Luna Blu, in quanto si tratta di due cose molto diverse. La Luna Blu è infatti la seconda luna piena che talvolta compare all’interno di un unico mese solare, ed è quindi calcolata senza svincolarsi dal calendario solare. In tal senso, appare chiaro che essa abbia poco senso se si vive secondo il ciclo lunare ma può comunque essere festeggiata e onorata se si seguono entrambi i calendari.

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Il testo è nato dalle ricerche, riflessioni, ispirazioni, sogni e brani del gruppo di studio I Meli di Avalon, e in particolare di Agrifoglio (Silvia Tozzi), Alessandro Zabini, Euphorbia (Elena Ziglio), Fulvia Barberis, Hex (Carmen Della Fontana), Morgwen (Patrizia Curti), Niviane (Rossella Ceccantini), Phoenix (Simona Nava), Syama (Alessandra Perego), Valerie (Valeria Aliberti), Vianne (Miriam Morales), Violet (Laura Rimola), Zia Artemisia (Silvia Tua).
Il testo riassuntivo è a cura di Syama, Vianne e Violet.

Fonti:

La casa delle Donne dagli occhi luminosi, Ada d’Ariès, edizioni della Terra di Mezzo, Milano, 2006
Le Tredici Lune, Luisa Francia, Venexia, Roma, 2011
Queen of the Night. Rediscovering the Celtic Moon Goddess, Sharynne MacLeod NicMhacha, Red Wheel Weiser, Boston, 2005

La Magia della Luna

LA Magia della Luna

Sin dai tempi più antichi, la luna era considerata la splendente regina del cielo notturno, una benefica dama luminosa coronata di mille stelle che governava la vita sulla terra. 
Onorata nei boschi e nelle radure segrete, invocata dolcemente nel chiarore dei suoi raggi materni, lei ascoltava, offriva silenziosi consigli e benediceva coloro che le si rivolgevano, mostrando il mistero della fluidità, del mutamento e dell’eterno ritorno.

Illuminate dai suoi lucenti riflessi, le nostre antenate calcolavano il tempo osservandola nascere, crescere e adombrarsi, e la incidevano sulla superficie di legnetti, pietre e ossa per sapere sempre in quale momento del ciclo annuale si trovassero. Seguendo il suo ritmo naturale, sanguinavano tutte insieme, e nelle loro calde capanne fatte di terra e acqua cantavano alla sua luce e alla sua ombra, che si specchiavano entrambe nel mistero del loro grembo.
Nelle loro antiche preghiere, nel mito e nella tradizione, la luna “era appellata come “glorioso gioiello”, una “conduttrice divina delle nuvole e delle stelle”, “una lampada celeste” la cui luce brilla sul mondo di sotto, e una “fanciulla - regina che governa le maree” .” Sotto questo aspetto lei era “la Ruota d'Argento, una generosa sovrana dei reami celesti che illumina il mondo durante il suo tempo di oscurità, e il cui potere è grande abbastanza da muovere il possente oceano.”
Anche l’origine del suo nome richiama sempre la luce splendente, l’intenso brillare nel cuore dell’oscurità più fitta. La parola “luna”, deriva infatti dal latino lux, ovvero “luce”, simile all’antico slavo luča, che significa “luce, raggio, luna”. In altre lingue il significato appare simile: nell’antico irlandese la candida dama del cielo era chiamata gelach, dove gelsignifica “chiaro, bianco, luminoso, scintillante”. Gelach era dunque “la bianca”, “la luminosa”, “la splendente”. In Galles, invece, è chiamata ancora oggi lleuad e lloer, entrambi termini originati dalla radice indo-europea leuksna, che richiama la lucentezza, il biancore brillante, e appare spesso in relazione alla luna.

La luna è dunque colei che riluce, un luminoso grembo celeste che veglia e protegge, guida e incoraggia. “Divina, luminosa entità che è sempre mutevole, eppure sempre la stessa, è la regolatrice dei cieli notturni, e un lume che rischiara il nostro sentiero.
Come recita una preghiera tradizionale scozzese:
Sacra sia ogni cosa che lei illumina” .”

Uno dei frammenti perduti delle antiche tradizioni femminili era vivere secondo i mesi lunari , e dunque in armonia con la luna. Per questo, uno dei modi per recuperare tali frammenti, ri-membrarli e ricucirli insieme, potrebbe proprio essere quello di ri-armonizzarsi alle lunazioni, prenderne coscienza e tornare a vivere seguendo le loro fasi.
Accostandoci al ritmo lunare, osserviamo che lunazione dopo lunazione l’intero ciclo torna a ripetersi sempre uguale e al contempo sempre diverso. Sempre uguale perché tale è la natura della ciclicità, che è circolare e si ripete regolarmente; sempre diverso perché non esistono regole o confini netti e precisi che scandiscono la sua danza di luci e ombre all’interno di un anno solare completo – ovvero dell’arco di tempo che la terra impiega per fare un intero giro intorno al sole. Alcuni anni solari contengono infatti dodici lunazioni, mentre altri ne contengono tredici. La tredicesima luna, misteriosa e preziosa, compare ogni due o tre anni circa, quando la dodicesima termina molto presto rispetto all’andamento delle stagioni, e si manifesta per ristabilire il giusto equilibrio originario.

Il tempo scorre fluido e rotondo, le lune crescono e calano, si illuminano e si adombrano, ci insegnano a fluire insieme a loro, ad essere morbide e percettive, e ci conducono nel cuore del cambiamento, che pur tuttavia ha origine da una sorgente di armonia perenne e immutabile.
Per cominciare a vivere secondo il ciclo lunare è innanzitutto importante stabilire quando cominci e finisca ogni singola lunazione e quale sia la prima luna dell’anno, così da individuare anche tutte le altre ed essere pronte ad accogliere i loro doni e i loro diversi insegnamenti.
Il momento in cui la luna si adombra e infine sparisce dal cielo è il tempo liminale nel quale il ciclo vecchio giunge al termine e quello nuovo ha inizio. In assenza della luna il tempo si ferma, attende, e infine riprende a scorrere quando nel cielo compare nuovamente la sottilissima falce luminosa. Ogni lunazione inizia dunque nel momento di maggiore buio, durante la fase della luna nuova, e termina con la luna nuova successiva.
La prima luna dell’anno lunare, invece, è indicativamente quella che comincia nel periodo in cui il velo tra i mondi si assottiglia, ovvero nell'arco di tempo che nel calendario solare culmina con la festività di Ognissanti – l’antica Samhain – il 31 ottobre/1 novembre. Per calcolarla è quindi sufficiente individuare quale sia la lunazione che comprende, o comincia pochissimi giorni dopo tale festività, che per gli antichi popoli celtici segnava la fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo.
Individuata la prima luna, e determinate le seguenti, possiamo iniziare a sperimentare le antiche mensilità lunari e a muoverci in armonia con esse.

Ricominciando a vivere secondo il ciclo lunare, come facevano le nostre antenate, possiamo apprendere l’elasticità, la mutevolezza, la fluidità libera che ci porta a scorrere dentro e fuori noi stesse come l’acqua dei ruscelli, ovvero non solo a vivere il cambiamento ma ad essere il cambiamento, pur senza mutare il centro del nostro essere e rimanendo salde nella nostra essenza naturale.
Tornando in sintonia con la luna impariamo a superare e a infrangere in mille pezzi gli schemi rigidi della nostra razionalità, che ci impediscono di abbandonarci alla spontaneità pura, all’istinto e a tutte quelle buone virtù che appartengono alla natura e alla nostra parte più profonda e vera.
Ascoltando la voce della luna possiamo fluire insieme a lei, sentirla crescere e decrescere nel nostro ventre, parlarle con il linguaggio dell’anima e tornare a percepirla dentro noi stesse, come parte di noi. Una parte sacra ed eterna che ci rende piene, complete, e splendenti di candida luce.

Quelle che seguono sono alcune delle attività che possono aiutarci a entrare in armonia con il ciclo lunare:

* creare un Diario della Luna, sul quale annotare la nostra esperienza del vivere secondo il ciclo lunare;
* calcolare e trascrivere sul Diario della Luna le varie lunazioni dell’anno, partendo dalla prima e aggiornandolo regolarmente con intuizioni, esperienze e osservazioni;
* individuare la propria luna di nascita, che può aiutare a comprendere la propria indole naturale;
* tenere a mente il giorno e la lunazione in cui ci troviamo – per esempio “quarto giorno della dodicesima luna” – considerando anche i giorni lunari oltre a quelli indicati sul calendario solare, e annotarlo al posto della data quando scriviamo sul nostro diario;
* prestare attenzione alle differenti energie delle lunazioni e al modo in cui influiscono su di noi;
* dare dei nomi ad ogni lunazione in base alle sue caratteristiche e al tempo stagionale in cui si sviluppa;
* vestirsi usando colori e simboli associati alla lunazione che si sta vivendo;
* leggere e raccogliere storie, fiabe e miti riguardanti le divinità associate alla luna e alle diverse lunazioni che si manifestano nel corso dell’anno;
* osservare il nostro ciclo mestruale e ascoltare ciò che accade nel nostro ventre in relazione alle fasi della luna;
* osservare spesso la luna, in ogni sua fase, e meditare su di essa;
* festeggiare la luna piena e la luna nuova nel modo che si sente più adatto, magari accendendo candele bianche in occasione dei pleniluni e nere durante i noviluni.

Il tempio della Ninfa