BABA CLOANTA
“Baba cloanta”(=La vecchia senza denti) era una figura sporca e portatrice di sventura che non aveva niente di meglio da fare che spartire veleno e maledizioni dappertutto. E’ un personaggio negativo dal quale tutti gli eroi e le eroine dovevano stare alla larga a qualsiasi costo.
VECCHIA, MADRE E DEA
Per ripercorrere la sua storia tramite le fiabe, nella ricerca delle sue origini, dobbiamo sapere che questo personaggio gobbo e poco curato è molto più vecchio di quello che avremmo potuto immaginare.
Secondo la prospettiva mitologica ed esoterica, le radici di Baba Cloanta si trovano in Gea, Maya o nella Grande Dea Madre del Paleolitico (secondo gli studi della ricercatrice Marija Gimbutas).
Nei miti più antichi troviamo Mula-Prakiti, il nome con cui i Veda chiamavano la “Dea delle radici”, Shakti, ancora non sviluppata appieno, che rappresenta ciò che produce: la bellezza insita nella Natura, l’attrazione, la passione primordiale.
Ancora più indietro nel tempo, il prototipo della madre vecchia, conoscitrice di tutte le caratteristiche del Cielo e della Terra, sacra sacerdotessa, iniziata nella tradizione primordiale, se trasmetterà sotto forma di tutte le dee e dei personaggi simbolici che la rappresentano, come Demetra, Iside, Astarte, Circe, Cybel, Artemide e la stessa Lilith dell’esoterismo ebraico.
Nella mitologia rumena, assistiamo ad un fenomeno insolito. Nel folklore rumeno, infatti, la posizione delle anziane è più privilegiata, completa ed autentica rispetto al Medioevo.
TRA IL SANTO ED IL BLASFEMO
Una fiaba rumena dice che ad un certo punto il Diavolo stava litigando animatamente con un’anziana; i due stavano facendo così tanto rumore che avevano svegliato S. Pietro. Questo, che era molto istintivo, tagliò la testa ai due litiganti. Dopo la sanguinosa pena e l’abbandono del santo, i due corpi iniziarono a cercare le proprie teste nel fango. Quando le trovarono, però, se le scambiarono! Quindi la testa del diavolo andò alla vecchia, mentre la testa della vecchia andò al diavolo.
La connotazione dell’anziana non è sempre negativa, ma anche positive, perchè le vecchie (creature diaboliche) erano sagge streghe, preziose consigliere, ma anche streghe dispettose con cui era meglio non avere a che fare.
ANZIANE, SPIRITI, ED ANCORA ANZIANE...
BABA CLOANTA: una vecchia mostruosa che nelle fiabe appare come una donna brutta, dobba, con denti lunghi ed appuntiti. Baba Cloanta è la madre degli elfi, e la sua immortalità risiedeva in una gabbia di anime. Quando veniva colpita a morte da un eroe, lei scappava e succhiava “vita” dalle anime recluse, prendendo vita e potere.
BABA COJA: è uno spirito femminile malefico, appartenente alla mitologia dell’Ardeal; può uccidere bambini non battezzati. Il suo alter-ego tedesco è Frau Brechta mit dem Klumpfuss, ed è la signora di tutti gli spiriti maledetti. Baba Coja ha le unghie di rame e il naso di vetro; zoppica con un piede di ferro nella notte e ruba le anime dei bambini per nasconderle nei fiori. L’etimologia del suo nome deriva dalla terribile Baba Kuga/kuzica o Kuzna del folclore serbo, è quasi un ricordo dell’epoca in cui i DACI convissero con i serbi del Sud.
BABA HARCA: abita in una casetta nascosta in posti non frequentati dagli uomini. Il suo nome ha un collegamento con le pratiche magiche a base di crani umani e di animali, che avevano un’enorme importanza nei culti antichi, pre-dacici, sul territorio dell’odierna Romania.
BABA OARBA (la vecchia cieca): I bambini sono soliti giocare a “baba oarba”, un gioco in cui un bambino (la vecchia cieca) ha gli occhi coperti da un fazzoletto legato dietro la testa e deve prendere gli altri bambini che “balleranno” attorno a lui, facendogli anche mille scherzetti per disorientarlo.
Baba oarba era uno spirito che aveva un ruolo prettamente rituale: identificava la natura benevola o malevola di un personaggio appena tornato dal mondo dei morti, che aveva lo scopo di trasmettere messaggi o tradizioni importanti derivanti dai più anziani ai giovani.
(l'antro della magia)
“Baba cloanta”(=La vecchia senza denti) era una figura sporca e portatrice di sventura che non aveva niente di meglio da fare che spartire veleno e maledizioni dappertutto. E’ un personaggio negativo dal quale tutti gli eroi e le eroine dovevano stare alla larga a qualsiasi costo.
VECCHIA, MADRE E DEA
Per ripercorrere la sua storia tramite le fiabe, nella ricerca delle sue origini, dobbiamo sapere che questo personaggio gobbo e poco curato è molto più vecchio di quello che avremmo potuto immaginare.
Secondo la prospettiva mitologica ed esoterica, le radici di Baba Cloanta si trovano in Gea, Maya o nella Grande Dea Madre del Paleolitico (secondo gli studi della ricercatrice Marija Gimbutas).
Nei miti più antichi troviamo Mula-Prakiti, il nome con cui i Veda chiamavano la “Dea delle radici”, Shakti, ancora non sviluppata appieno, che rappresenta ciò che produce: la bellezza insita nella Natura, l’attrazione, la passione primordiale.
Ancora più indietro nel tempo, il prototipo della madre vecchia, conoscitrice di tutte le caratteristiche del Cielo e della Terra, sacra sacerdotessa, iniziata nella tradizione primordiale, se trasmetterà sotto forma di tutte le dee e dei personaggi simbolici che la rappresentano, come Demetra, Iside, Astarte, Circe, Cybel, Artemide e la stessa Lilith dell’esoterismo ebraico.
Nella mitologia rumena, assistiamo ad un fenomeno insolito. Nel folklore rumeno, infatti, la posizione delle anziane è più privilegiata, completa ed autentica rispetto al Medioevo.
TRA IL SANTO ED IL BLASFEMO
Una fiaba rumena dice che ad un certo punto il Diavolo stava litigando animatamente con un’anziana; i due stavano facendo così tanto rumore che avevano svegliato S. Pietro. Questo, che era molto istintivo, tagliò la testa ai due litiganti. Dopo la sanguinosa pena e l’abbandono del santo, i due corpi iniziarono a cercare le proprie teste nel fango. Quando le trovarono, però, se le scambiarono! Quindi la testa del diavolo andò alla vecchia, mentre la testa della vecchia andò al diavolo.
La connotazione dell’anziana non è sempre negativa, ma anche positive, perchè le vecchie (creature diaboliche) erano sagge streghe, preziose consigliere, ma anche streghe dispettose con cui era meglio non avere a che fare.
ANZIANE, SPIRITI, ED ANCORA ANZIANE...
BABA CLOANTA: una vecchia mostruosa che nelle fiabe appare come una donna brutta, dobba, con denti lunghi ed appuntiti. Baba Cloanta è la madre degli elfi, e la sua immortalità risiedeva in una gabbia di anime. Quando veniva colpita a morte da un eroe, lei scappava e succhiava “vita” dalle anime recluse, prendendo vita e potere.
BABA COJA: è uno spirito femminile malefico, appartenente alla mitologia dell’Ardeal; può uccidere bambini non battezzati. Il suo alter-ego tedesco è Frau Brechta mit dem Klumpfuss, ed è la signora di tutti gli spiriti maledetti. Baba Coja ha le unghie di rame e il naso di vetro; zoppica con un piede di ferro nella notte e ruba le anime dei bambini per nasconderle nei fiori. L’etimologia del suo nome deriva dalla terribile Baba Kuga/kuzica o Kuzna del folclore serbo, è quasi un ricordo dell’epoca in cui i DACI convissero con i serbi del Sud.
BABA HARCA: abita in una casetta nascosta in posti non frequentati dagli uomini. Il suo nome ha un collegamento con le pratiche magiche a base di crani umani e di animali, che avevano un’enorme importanza nei culti antichi, pre-dacici, sul territorio dell’odierna Romania.
BABA OARBA (la vecchia cieca): I bambini sono soliti giocare a “baba oarba”, un gioco in cui un bambino (la vecchia cieca) ha gli occhi coperti da un fazzoletto legato dietro la testa e deve prendere gli altri bambini che “balleranno” attorno a lui, facendogli anche mille scherzetti per disorientarlo.
Baba oarba era uno spirito che aveva un ruolo prettamente rituale: identificava la natura benevola o malevola di un personaggio appena tornato dal mondo dei morti, che aveva lo scopo di trasmettere messaggi o tradizioni importanti derivanti dai più anziani ai giovani.
(l'antro della magia)
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