mercoledì 10 settembre 2014

La Dea che vive in me

Grande Dea che vive dentro e fuori di me,
Dea della Luna scintillante e della fertile Terra,
Dea del cielo stellato e dal grembo infinito,
Dea da cui provengano tutte le benedizioni,
Benedici tua figlia...
Phyllis curott

giovedì 5 giugno 2014

Grande Dea )o(

Oh Grande Dea 
Benedici il mio percorso 
Aiutami ad agire per la tua saggezza.

Sai che gli alberi parlano?

 

SAI CHE GLI ALBERI PARLANO?

Si parlano.  Parlano l'un con l'altro,

e parlano a te, se li stai ad ascoltare.

Ma gli uomini bianchi non ascoltano.

Non hanno mai pensato

che valga la pena di ascoltare noi indiani,

e temo che non ascolteranno nemmeno

le altri voci della Natura.

Io stesso ho imparato molto dagli alberi:

talvolta qualcosa sul tempo,

talvolta qualcosa sugli animali,

talvolta qualcosa sul Grande Spirito.

  Tatanga Mani

domenica 25 maggio 2014

Yemanja,la regina del mare...

Yemanja

Nella mitologia yoruba, e nei culti correlati afroamericani come il Candomblé e il Vodun, Yemaja è la madre di tutti gli Orisha. A seconda della tradizione, viene indicata anche come Imanja, Jemanja, Yemalla, Yemana, Yemanja, Yemaya, Yemayah, Yemoja, Ymoja e in altre varianti. È la regina del mare; si invoca per protezione (in particolar modo delle donne incinte), purificazione e aiuto in generale, chiedendone la manifestazione nel suo aspetto più materno; un altro aspetto di Yemaja, quello distruttore, è simboleggiato dal mare in tempesta

La tradizione narra che Yemaja sia nata dalla spuma del mare (come Venere); la sua figura si può far corrispondere a quella generale della "Grande Madre", propria di numerose tradizioni.

Ha insegnato l'amore a tutti gli Orisha, è sposata con Babalú Ayé. Tra le caratteristiche che la contraddistinguono vi sono la passione per la caccia, l'astuzia, l'indomabilità, la collera, la severità, l'allegria. Le sono associati i colori bianco e blu e il sabato; nei sincretismi viene identificata con la Vergine della Regola. I suoi fedeli, prima di pronunciare il suo nome, devono toccare con i polpastrelli la polvere della terra.

Tra i suoi attributi vi sono la luna e il sole, l'ancora, il salvagente, le scialuppe. Veste abitualmente con una lunga veste azzurra con serpentine simboleggianti il mare e la spuma e regge un ventaglio adornato con conchiglie.

Dea madre e patrona delle donne, specialmente di quelle in gravidanza, è patrona anche del fiume Ogun, le cui acque si dice che riescano a curare l'infertilità. I suoi genitori sono Oduduwa e Obatala. Suo figlio Orungan la violentò una volta e ci riprovò una seconda; per impedire questa violenza, Yemaja esplose dal proprio ventre quindici Orisha, inclusi Ogun, Olokun, Shopona e Shango.

Tra gli Umbandisti, Yemaja è la dea dell'Oceano e dea patrona dei sopravvissuti ai naufragi.

Wikipedia

Meditazione della terra

Meditazione della terra

Rivolgete il vostro corpo verso Nord. Togliete le vostre scarpe,rimanete a piedi nudi,radicatevi e concentratevi nell elemento terra.Cosa è la terra per voi,che rappresenta nella vostra vita.
Percepite le vostre ossa, il vostro scheletro, la solidità del vostro corpo,siete cosciente che siamo tutti fatti di terra che la terra e ovunque dentro di voi. Prendete coscienza della vostra carne, di tutto ciò che può essere toccato e sentito. Avvertite l'attrazione gravitazionale, il vostro peso, l'attrazione che vi spinge verso la terra,che vi spinge verso la madre ,la terra è il corpo della Dea. Siate parte dell'ambiente naturale, siete una montagna con tutti i suoi animali,fiori e alberi che si muove. Fondatevi con tutto ciò che proviene dalla terra : i alberi, il grano, la frutta, i fiori, gli animali, i metalli e le pietre preziose. Ritornate a essere polvere, concime, fango.Poi germogliate come un seme che germoglia e cresce con l'arrivo della primavera.
Recitate: Un saluto a te, Belili, Madre delle Montagne!!

venerdì 23 maggio 2014

Meditazione del Fuoco

Meditazione del Fuoco

Rivolgete il vostro corpo verso Sud  Concentratevi sul elemento fuoco e cosa rappresenta per voi.Respirate profondamente per tre volte.
Siate consapevoli dell fuoco della ‘scintilla elettrica’ all’interno di ogni vostro impulso nervoso, mentre inspirate il calore del fuoco.
Focalizzate l’attenzione sulla combustione all’interno di ogni cellula del vostro corpo, che mentre brucia rilascia energia.visualizzate questa energia che si espande ovunque dentro di voi,visualizzate questo bellissimo colore rosso arancione che riempi le vostre vene.
Lasciate che il vostro fuoco sia la fiamma di una candela, il fuoco del camino, un raggio di luce che si sprigiona dalle stelle e dal sole e che diventi un tutt’uno con lo spirito positivo delle dea.
Respirate ancora una volta profondamente e recitate:

‘Ave a te Tara, dea del Fuoco!’

Il gatto nero e le streghe.

Ad eccezione del nord dell’Inghilterra, dove possedere un gatto nero equivaleva a ottenere grandi fortune, in altri paesi veniva spesso associato alla figura del Demonio.Basti pensare che durante il periodo dell’Inquisizione, insieme alle streghe vennero arsi vivi migliaia di gatti neri. Ma nonostante tutto vi furono delle civiltà come ad esempio quella Egizia in cui questi animali venivano venerati.Il gatto nero veniva associato alla strega in quanto considerato il suo fedele compagno di malefatte. Probabilmente questa convizione poteva derivare dal fatto che il gatto, nonostante oggi sia diventato un animale domestico, conserva atteggiamenti ed istinti misteriosi. Come ben si sa, a prescindere dal colore del manto, il gatto è un animale notturno ed è proprio durante la notte che va a caccia delle sue prede. Un’altra caratteristica che purtroppo va a suo sfavore è che essendo un animo libero non è certo propenso a subire alcun tipo di ordine o sottomissione dal suo padrone ed è anche per questo motivo che veniva definito "il traditore per eccellenza". Come abbiamo già detto il gatto vive durante la notte e perciò gli antichi lo associavano alla Luna e quindi alla figura femminile. Questa concezione di idee poteva essere un problema per i nostri piccoli amici in quanto entrava in netto contrasto con la figura del Sole che a sua volta veniva associata al mondo maschile. Se siete dei buoni osservatori noterete che le pupille dei gatti assomigliano a dei globi luminosi,questa loro caratteristica faceva pensare ad alcuni che attraverso esse si potesse prevedere il futuro. Ma non è finita qui pensate che addirittura alcuni suoi atteggiamenti venivano osservati con estrema attenzione in quanto potevano segnalare le variazioni metereologiche."Ad esempio, se il gatto faceva le capriole, ci sarebbe stato molto vento, se si strofinava spesso le orecchie, pioveva, e se si sdraiava accanto al focolare, sarebbe stata bufera.Se si grattava contro un tavolo sarebbe cambiato il tempo ,se si leccava la coda pioggia in arrivo, lo stesso accadeva se si distendeva con la testa sul pavimento.Se la bestiola sbadigliava un’importante opportunità stava per arrivare.Se si vedeva un gatto che correva via significava che un segreto dello spettatore di tale presagio sarebbe stato presto rivelato. Se il micio starnutiva era sinonimo di tanta fortuna in amore, ma se x caso starnutiva per tre volte consecutive allora nella casa di chi aveva assistito a questo avvenimento si sarebbe scatenata la febbre. Il Miagolare invece presagiva qualcosa di negativo, specialmente se in viaggio."
(http://princessesmy.wordpress.com/2007/10/06/la-storia-del-gatto-nero/)