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giovedì 18 giugno 2015

La Dea Oltre il Tempo è in vendita!!

Da oggi potete trovare il libro La Dea Oltre il Tempo su: Amazon, Ibs,il Giardino dei libri  e in tutte le librerie ...

http://www.edizionidelcigno.it/index.php/la-dea-oltre-il-tempo-riscoprire-la-magia-del-femminile.html

domenica 7 giugno 2015

Potete chiamarmi Strega.

Non importa chi sono.
Non importa come mi chiamo.
Potete chiamarmi Strega.
Perché tanto la mia natura è quella.
Da sempre, dal primo vagito, dal primo respiro di vita, dal primo calcio che ho tirato al mondo.
Sono una di quelle donne che hanno il fuoco nell’anima, sono una di quelle donne che hanno la vista e l’udito di un gatto, sono una di quelle donne che parlano con gli alberi e le formiche,sono una di quelle donne che hanno il cervello di Artemisia, di Madame Curie.
E sono bella! Ho la bellezza della luce, ho la bellezza dell’armonia, ho la bellezza del mare in tempesta, ho la bellezza di una tigre, ho la bellezza dei girasoli, della lavanda e pure dell’erba gramigna!
Per cui sono Strega.
Sono Strega perché sono diversa,
sono unica, sono un’altra,
sono me stessa, sono fuori dalle righe,
sono fuori dagli schemi,
sono a-normale… sono io!
Sono Strega perché sono fiera del mio essere
animale-donna-zingara-artista e.. folle ingegnere della mia vita.
Sono Strega perché so usare la testa,
perché dico sempre ciò che penso,
perché non ho paura della parola pericolosa e pruriginosa, della parola potente e possente.
Sono Strega perché spesso do fastidio alle Sante Inquisizioni di questo strano millennio, di questo Medioevo di tribunali mediatici e apatici.
Sono Strega perché i roghi esistono ancora e io – prima o poi – potrei finirci dentro.

Franca Rame

Donna Sacerdotessa


DONNA SACERDOTESSA

Uomo, non avvicinarti ad una Sacerdotessa per amarla se non sai a cosa ti avvicini, corri il rischio di non riuscire a dimenticarla, di non capirla e non comprendere il suo mondo. Preparati ad un amore di un altro mondo, a carezze mortali, a sorrisi che sono incantesimi magici e ad una musica che non potrai non far entrare nel tuo cuore. Preparati alla Luna Piena, le stelle, la Luna Nera, Solstizi, Equinozi e incensi fumanti. Uomo, tieni a mente che ti stai avvicinando ad un’anima selvaggia, lontana da tutto ciò che fin’ora hai conosciuto, è possibile che tu ti senta stordito, è possibile che tu debba correre al suo fianco per non perdere per sempre il suo abbraccio, vivi sempre come se percorressi un bosco magico. Sappi che lei non è di questo mondo, che se ti lascia entrare è un dono, è una porta che non apre a nessuno e che si fida di te. Lei è difficilmente compresa, spesso è stata fraintesa e quasi nessuno conosce la grandezza della sua anima. Non tradire la sua fiducia, saresti un assassino di Unicorni, perchè tale è la magia e la bellezza che nasconde l’anima di una Sacerdotessa. Uomo, non avvicinarti ad una Sacerdotessa se non vivi di curiosità, se non hai mai inseguito farfalle e libellule, se non ti sei mai inchinato alla Terra, se non hai mai soffiato su un dente di leone. Stai lontano da lei se non sei disposto a volare, a lasciare il quotidiano, ad abbandonare la paura. Non avvicinarti ad una Sacerdotessa se non sei disposto a vivere la tua vita come un’avventura, leggi le mie parole perchè non sono teorie, sono un vero e proprio avvertimento. Se incontri una Sacerdotessa nella tua vita e non sei disposto ad arrenderti ad essa, voltati e a testa alta vai via, non entrare nel suo mondo per danneggiarlo. Lei è un Essere in via d’estinzione.

Ness Bosh Sacerdotisa del Mar

giovedì 19 febbraio 2015

Il Nuovo Tempo

Fino a quel giorno avevamo vissuto in pace. Noi donne, sorelle di sangue e di spirito.
E avevano vissuto in pace i nostri uomini, legati a noi da vincoli di parentela e di amore, eppure liberi, così come libere eravamo noi, che mantenevamo l’armonia e l’equilibrio nei nostri clan.

Fino a quel giorno, ogni ora, ogni momento, ogni ciclo stagionale, erano trascorsi nella gioia e nella condivisione. I nostri uomini passavano molto tempo in mare, nelle lunghe imbarcazioni a forma di mezzaluna. Pescavano per noi, e noi coltivavamo la madre terra con i semi che Lei ci aveva donato all’inizio dei tempi, quando in forma di Donna Antica era giunta dalle acque salmastre con le mani colme di piccoli granelli scuri.

Figlie mie, donate alla Terra questa sacra semenza, dissetatela con la sacra acqua e lasciate che il sacro Sole la scaldi, e che la sacra Luna, vostra Madre e Sorella, regoli il suo germogliare.
Da questi sacri grani verrà il vostro nutrimento.”

Così, avevamo fatto ciò che la Donna Antica aveva detto, e in pochi cicli lunari le foglie verdi si erano innalzate dalla terra, e frutti, verdura, grano ed erbe mediche erano maturate al Sole e alla Luna.
Fino a quel giorno avevamo svolto i nostri rituali segreti nelle capanne di terra e acqua. Avevamo acceso i fuochi, danzato nude sotto la luna, ci eravamo bagnate nel mare, recandogli Doni per ciò che lui donava a noi. Avevamo celebrato il sangue e la nascita, l’amore e la morte.
Avevamo cantato per la Luna, osservato il cammino delle stelle. Avevamo misurato il tempo e innalzato pietre, avevamo cotto il pane e preparato sacchetti di medicina.
Avevamo amato i nostri uomini, che ci amavano e ci accarezzavano la pelle con baci e fiori.
Avevamo amato i nostri figli che come fiori erano sbocciati dal nostro grembo fecondo, pieno come la Luna, nostra Madre e Sorella.
Fino a quel giorno avevamo gioito. Gioito pienamente della Vita.

E poi giunsero loro. 
Le Anziane lo avevano predetto. Un’ombra scura aveva attraversato il loro sguardo, la loro fronte si era corrugata e il loro cuore aveva tremato. Leggendo nel fumo e nelle braci, le Anziane avevano capito che il mondo sarebbe cambiato, e che il Tempo era giunto.
Quel giorno li vedemmo apparire sulla linea luminosa che divide l’oceano dal cielo. Cupi e neri come demoni terribili, spegnevano con il loro avvicinarsi la luce che fino ad allora aveva vegliato sulle nostre fronti scurite dal Sole.
Parevano lontani, eppure per quanto tempo ci misero a raggiungere la riva, a noi non sembrò che un istante. 
Ormeggiarono quelle navi grandi e spaventose e si buttarono sulle sacre spiagge, urlando e ridendo in un modo che ci sembrò subito diverso dal modo di urlare e ridere che avevamo noi. Non c’era luce nelle loro risa, ma solo foga e volgarità. Non c’era grazia selvaggia nelle loro urla, ma solo orrore e ferocia.

I primi giorni che trascorsero sull’Isola rimasero vicini alle loro imbarcazioni, e qualcuna di noi, spinta da una vana, quanto bramosa, speranza, disse che non ne avremmo avuto male, che presto sarebbero ripartiti e che tutto sarebbe tornato alla normalità. Che, forse, le Anziane avevano sbagliato.
Ma nemmeno loro credevano alle proprie parole. Le Anziane non sbagliavano mai.

Così il Tempo giunse. E noi conoscemmo ciò che non avevamo mai conosciuto.
La nostra terra cominciò ad essere sfruttata, i nostri corpi di Donne belle e sacre vennero profanati, i nostri uomini vennero costretti a lavorare nelle miniere o nelle piantagioni dei loro padroni. Loro, che non avevano mai saputo cosa fosse un padrone.
Si diffusero malattie delle quali non avevamo mai conosciuto l’esistenza, e per le quali non avevamo alcuna medicina. L’ombra viveva davanti al nostro sguardo, e i nostri occhi conobbero la rovina e la disperazione.
Peggio delle malattie che quegli uomini riversarono su di noi e sulla nostra sacra terra, vi era un sentimento oscuro e furente che cresceva nei nostri cuori, e che nessuna di noi aveva mai conosciuto. Un sentimento che ci scavava dentro e che non sapevamo come guarire.
Così alcune di noi parlarono alle Anziane e innalzarono preghiere alla Donna Antica per chiederle aiuto.

Anziane Madri, diteci, cos’è questa tenebra oscura che ci cresce dentro? Cosa ci divora nel cuore e ci rende cupe e accigliate?
Abbiamo udito gli invasori nominare l’odio. È forse questo il nome con cui viene chiamata la tenebra nel loro mondo di distruzione?
Eppure, come possiamo non nutrire la tenebra davanti ai loro sacrilegi?
Come possiamo non cedere alla sua oscurità quando penetrano i nostri corpi con furia e violenza?
Come possiamo non desiderarla quando penetrano i corpi delle nostre figlie e delle nostre madri,
quando distruggono i nostri altari e bruciano le nostre case?
Come possiamo non assecondarla quando rubano i nostri uomini e li portano a lavorare e morire nei buchi che loro hanno scavato nella sacra terra, per rubarle i suoi tesori?

Le Anziane stavano sedute in cerchio, nel silenzio. Era la prima volta che non ci sorridevano rassicuranti, donandoci con amore la risposta alle nostre domande.
Ci guardarono… ma rimasero in silenzio.

Il fuoco crepitava, caldo e luminoso, e le scintille salivano verso il cielo punteggiato di stelle, portando alla Donna Antica la nostra preghiera.
Una delle Anziane sollevò lo sguardo dalle braci ardenti, e parlò.

Figlie mie, Resistete. Il Tempo del Cambiamento è giunto e il peso che dovete sopportare nel vostro spirito è grande e tenterà di schiacciarvi, sottraendovi l’Amore, l’Armonia e la Bellezza nelle quali siete state plasmate il giorno in cui la Donna Antica vi partorì dal suo grembo.
Resistete, Figlie, nel buio e nello smarrimento. Resistete.
Non lasciate che la malattia dell’invasore attanagli il vostro spirito, consumandovi e trascinandovi nella sua tenebra, perché così facendo gli darete vittoria.
Combattete invece, preservando tutto ciò che è sacro sin dall’inizio del Tempo.
Difendete voi stesse e i vostri figli. Difendete le vostre madri e i vostri uomini.
Difendete la vostra terra e i sacri principi che hanno regolato le vostre vite armoniose.
Difendete il vostro spirito dalla tenebra. Lei non vi appartiene, né mai vi apparterrà.
Non arrendetevi all’invasore. Non ascoltate la parola di chi vuole oscurare il vostro spirito luminoso. Non credete a chi giudicherà impuri i vostri sacri corpi, e vorrà insegnarvi il timore, la fede e il pentimento.
Voi sapete chi siete. Ricordate.

Riunitevi in Società segrete, dove potrete ritrovare la forza l’una nell’altra. Perché la vostra forza proviene dalla Donna Antica, e nessuna tenebra può scalfirla, né alcuna malattia può contaminarla.
Riunitevi, Figlie, così che ogni smarrimento svanisca alla luce della vostra unione. E ognuna di voi saprà che, anche nei momenti più terribili, non sarà mai sola.
Preservate la vostra sacra Tradizione e Ricordate la Donna Antica.
Ricordate chi siete, e nessuna ombra potrà possedervi.

Resistete e Ricordate.
E se tutto sarà perduto, Tessete di nuovo la vostra antica Tela.
Resistete e Ricordate.”

***

L’Anziana tacque, mentre le ultime scintille si libravano dalle braci ardenti. Lei e le altre Sorelle ci guardarono e ci sorrisero con un amore che non avevamo mai visto.
Il loro sguardo non era rassicurante, ma nei loro occhi c’era una luce nuova. Una luce che avevamo dimenticato. La luce della speranza.

Da quel giorno, noi Resistiamo. Ricordiamo e Resistiamo.
E anche nella tenebra più oscura, quando la nostra forza vacilla,
Ricordiamo chi siamo.
E sappiamo che non siamo mai sole.

***

Nota:

Il testo è ispirato da “Le Figlie della Donna di Rame”, di Anne Cameron, e dalle ricerche di Heide Goettner-Abendroth, inerenti in particolare alle invasioni degli Europei nelle terre lontane dell’America e del Canada.
Ogni Donna dallo spirito antico è uguale a quelle terre, ovunque lei sia, ovunque sia nata o nascerà.
Noi tutte siamo terra devastata che attende la Guarigione, che solo dentro di noi possiamo ritrovare.

Fonti:

Le Figlie della Donna di Rame, Anne Cameron, Edizioni della Terra di Mezzo, Milano, 2000
Le società matriarcali, Heide Goettner-Abendroth, Venexia, Torino, 2013

Testo di Violet. Vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso scritto dell'autrice e senza citare la fonte.

martedì 13 gennaio 2015

La Donna Celtica.

La donna celtica... La donna celtica cammina in pace, ma porta con sé, inosservate, le sue armi. Si considera come una parte della ragnatela del creato Ma anche una persona unica e degna di grande valore. Ama e rispetta la famiglia, gli amici, la comunità Ma trova ispirazione nella solitudine. Sa comandare, ma sa anche quando lasciarlo fare agli altri. Lavora per imparare, per insegnare, per condividere e mantenere i segreti, per cambiare restando uguale a se stessa, per essere umana e divina. Il pianeta ha bisogno di donne celtiche, che portino dentro di sé un inesauribile calderone pieno di forza interiore, un utero da cui possa nascere un mondo nuovo e migliore.

Edain McCoy, Celtic Women Sprirituality

A VOI DONNE...

A voi Donne speciali dò il benvenuto in questa Nuova Era e a voi ricordo l'Antico nostro appuntamento. Voi avete scelto questa vostra vita terrestre per diventare portatrici di Luce e d'Amore. Conosco le vostre grandi possibilità di Risvegliarvi al rispetto e alla comprensione di chi siete veramente. Attraverso voi e grazie a voi, ogni uomo riscoprirà se stesso. A voi che siete Donne Speciali, chiedo di prendere atto di come il mio vivere possa esser simile al vostro, basta che lo vogliate. Siete pronte a compiere un Balzo quantico sulla vostra realtà. Abbiate l'Audacia, il Credo, la Forza e la Risata Antica, propria di chi ha molte volte vissuto.

Risvegliatevi L'Eterno Mantra della Vita - Antigua Avenida

Il Cerchio....La Donna...


Dove non sarete distratti, tracciate un cerchio sul terreno, fisicamente o con la fantasia. In piedi al centro, respirate delicatamente, pienamente, fino a rilassarvi, quindi allargate la vostra aura fino a riempire il cerchio. Avvertendone la forza, e la centralità del vostro spirito, percorrete il margine del cerchio finché sentite che è saldo. Dal centro guardatevi attorno, consapevoli di nord, sud, est e ovest, collegando i punti cardinali e gli elementi. Quando siete pronti, aggiungetevi le stagioni dell’anno e il ciclo del giorno. Quindi, ritornando al margine del cerchio, camminate lungo quei cicli, notando i cambiamenti che si verificano a ogni passo che fate. Fate in modo di avvertire i cambiamenti di temperatura, il mutare dei colori e della luce, mentre scatenate la fantasia e la lasciate fluire. (…) Quando avete portato a termine l’esercizio, ritornate al centro e rilassatevi, concentrandovi sulla vostra energia spirituale, sulla vostra forza. Quindi inspirate delicatamente il vostro cerchio dell’aura finché vi sentite a vostro agio e rendete grazie agli spiriti del luogo. Quando il druida opera nel suo tempio, creando il suo cerchio sacro, non soltanto invita le energie degli elementi terra, aria, fuoco e acqua a essere testimoni e a infondere potenza al suo rito, ma quando invoca i punti cardinali per venerarli invoca anche gli spiriti che incarnano le forze del cambiamento, gli spiriti dell’inverno, primavera, estate e autunno, gli spiriti della notte, dell’alba, del mezzogiorno e del crepuscolo. Così il cerchio è ricco di immagini e di energia, ogni spirito che arriva dà vita alle immagini nella mente del druida, benedice il tempio, offre la propria ispirazione e potenza, è testimone del rito. Ogni spirito rivela una porta verso un differente piano di coscienza attraverso cui il druida può viaggiare verso le nebbie e i misteri del creato.

(Emma Restall Orr – I Principi del Druidismo)

martedì 23 dicembre 2014

L'intimità sacra come riflesso della Natura

L'intimità sacra come riflesso della Natura

Nella sua infinita bellezza, la Grande Madre si manifesta in moltissime forme, tante delle quali ritraggono la splendida natura della donna. Camminando in un luogo naturale, può a volte accadere di incontrare un particolare albero, o una sorgente d’acqua cristallina, o dei succosi e dolcissimi frutti, o ancora semi, fiori, rocce e altre manifestazioni naturali, che portano impressa l’immagine dell’intimità femminile, suggerendo, ancora una volta, la sua immensa sacralità.

Le fotografie che seguono sono solo alcuni piccoli esempi di questa dolce e potente verità.
Provate ad osservarle a lungo, soffermandovi su quella che vi chiama, che vi commuove o vi coinvolge di più. Mentre la guardate, sentitevi simili a ciò che ritrae. Prendete coscienza che essa è come la superficie di uno specchio, che vi mostra il riflesso della forma più pura, spontanea e magica, della vostra yoni. Il riflesso di ciò che è nascosto anche in voi, presente e pulsante nel vostro centro e pieno della stessa segreta magia.

Sedetevi per terra, nella vostra stanza preferita oppure in un luogo naturale come può essere un giardino, un bosco, la comoda base di un albero, la spiaggia, o un prato di montagna, e rilassatevi.
Rievocate nella memoria la foto della yoni naturale che più vi attrae – o createne una mentalmente come preferite – e immaginate che essa sia la vostra stessa yoni.
Se la foto mostra una sorgente, sentitevi roccia, terra, acqua e morbidissimo muschio. Sentite l’acqua che scorre fuori dal vostro grembo, attraverso l’apertura a mandorla della vostra intimità, e disseta le piante e gli animali, cantando la sua musica fatta di note cristalline. 
Se la foto mostra una yoni impressa in un albero, sentitevi quell’albero. Sentitevi forti e rigogliose d’estate, o quiete e silenziose d’inverno. La yoni formata nel legno è la vostra yoni, il vostro corpo si protrae verso il cielo, le vostre braccia sono piene di foglie, i vostri capelli ondeggiano mossi dal vento.
Se la foto mostra un seme, sentitevi quel seme, un chicco minuscolo pieno di forza generativa e vivificante, traboccante della magia di germinazione, nascita, crescita, fioritura e fruttificazione.
Se la foto mostra una grotta, un fiore, una roccia, o innumerevoli altre manifestazioni naturali puramente femminili, osservate voi stesse attraverso di esse, specchiatevi in quelle immagini, e sentitevi uguali a ciò che mostrano, lasciandovi ispirare dalla natura e offrendovi ad essa completamente.

Quando volete, tornate lentamente in voi stesse, e sentitevi semplicemente donne. Donne integre formate nella bellezza, nella forza e nell’armonia. La vostra sacra yoni è fatta di morbida carne rosata e vibrante, ma contiene la magia dell’acqua, delle rocce, delle foglie, del muschio, delle piante, delle sorgenti, del mare, delle grotte, e di tutte le altre purissime manifestazioni naturali. 
Soffermatevi su questo pensiero e su tutti quelli che sorgeranno in voi finché lo desiderate, sentite il vostro intimo che vi parla dentro e godete della magia che questa consapevolezza dona al vostro cuore, alla vostra pancia e alla vostra anima.

Testo di Violet il tempio della Ninfa. È concessa e incoraggiata la diffusione, specificando sempre il nome dell'autrice e la fonte. Grazie.

Il Cerchio delle Donne

Il Cerchio delle Donne

Le donne riunite insieme, connesse alla natura divina e piene dell’amore della Madre antica, emanano una magia travolgente, e si diceva fossero capaci di incantare e di incantarsi, di ispirare e di ispirarsi, portando luce e bellezza ovunque posassero i loro passi.

Questo piccolo rito collettivo potrebbe essere un aiuto per ricominciare a percepire la magia delle donne riunite, avvicinando le une alle altre in una sorellanza che supera i limiti del proprio vissuto, e che conduce al divino Cerchio femminile, la danza corale foriera di benedizione, rinascita e felicità.

Riunitevi in una stanza all’interno della quale vi sentite a vostro agio, al sicuro, protette e tranquille. Nel momento in cui vi accedete, lasciate che le vostre tensioni, i vostri problemi, i pensieri e tutto ciò che concerne il lavoro, i rapporti di coppia e le problematiche attuali restino fuori. Liberatevene senza ripensamenti, lasciateli cadere come un peso inutile che vi appesantisce e vi allontana dal vostro centro.
Accendete se vi piace un bastoncino di incenso e alcune candele, e allietate l’aria con una musica dolce, o ritmata, composta da pochi strumenti primitivi come i flauti, i tamburi, i sonagli o ciò che preferite. Dev’essere una musica che parla alla vostra pancia, che vi apre e vi predispone alla condivisione, all’ascolto, all’offerta di voi stesse e dell’amore che sentite nel cuore e nell’anima.
Se volete potete fissare alcune candele su un supporto rotondo resistente al calore – un piatto o una ciotola di terracotta – mettendolo al centro della stanza. Sarà il vostro fuoco antico, che sostituirà quello che un tempo veniva acceso nei templi delle nostre Antenate.

Quando siete pronte, sedetevi in cerchio intorno al fuoco con le gambe incrociate, o in una posizione nella quale siete comode. Concentratevi sul vostro ventre e, soprattutto, sulla vostra yoni. Sentitela radicata alla terra, aperta, offerta, vibrante e viva. Potreste sentire delle buone energie che vi circolano all’interno, come un calore diffuso, un formicolio leggero che sale verso l’alto, un languore che vi rende amabili e che vi fa sorridere. Sono tutte percezioni sacre femminili, che se vengono covate, coltivate e ripetute molte volte possono renderci consapevoli e centrate in noi stesse, ovvero nella nostra parte più vera e profonda.
Rimanete in questo stato d’essere per diversi minuti. Quando sentite la chiara percezione della vostra intimità, alzatevi in piedi e prendetevi per mano. 
Osservatevi l’una con l’altra. Siete tutte espressioni diverse della Natura, e non c’è nulla in voi che non ritragga la bellezza divina femminile. Sentite voi stesse e le altre come donne bellissime, ognuna con le sue particolarità, come tanti fiori diversi che crescono nei prati, come tante foglie che fremono sui rami degli alberi, come tante gocce di pioggia che dissetano la terra, o come le fiamme libere e selvagge di un fuoco antico.
Superate le differenze o i personalismi che vi separano, apritevi le une alle altre e sentitevi semplicemente donne e sorelle, figlie della stessa Madre antica, parti di lei e del suo Amore.

Seguendo il ritmo dei flauti, dei tamburi, dei sonagli o degli altri strumenti della vostra musica, camminate in cerchio intorno al fuoco delle candele. In questo modo emanerete i buoni influssi della vostra intimità, del vostro corpo e della vostra anima.
Continuate così finché lo desiderate, e quando vi sentite piene della vostra stessa emanazione condivisa lasciatevi andare alla gioia!
Se volete giocate insieme, danzate da sole o a coppie, riunitevi di nuovo nel cerchio, scherzate, cantate e ridete… ridete moltissimo! Il riso è una delle magie più grandi, e nei tempi antichi esistevano divinità del riso che ispiravano l’estasi del riso e che potevano essere sentite dentro di sé abbandonandosi senza limiti a una libera e prorompente risata!

Quando sentite che siete piene di gioia spensierata, di bellezza e amore, e che avete ritrovato in voi una piccola eco della magia delle donne, potete chiudere il rito.
Se volete, mangiate e bevete. Se avete portato dolci, biscotti, acqua fresca, infusi di erbe o altri cibi semplici, consumateli insieme.
Offrite, condividete, regalate!

Quando tornerete a casa, potrete covare ancora a lungo le belle sensazioni vissute, concentrandovi spesso sul magico Cerchio delle Donne e sulla vostra sacra yoni
Ascoltate la sua voce e portate la sua magia ovunque andiate

Alcuni consigli: indossate abiti morbidi e comodi, che vi lascino libere nei movimenti e nella percezione di voi stesse. Gonne ampie e lunghe, o corte e sbarazzine, oppure pantaloni di cotone morbido, andranno benissimo.
Se ve la sentite, potete ritirarvi poco prima del rito e togliere la biancheria intima. In questo modo proverete una percezione ancora più forte e libera della vostra intimità.

Coloro che hanno già fatto pratiche simili, che si sentono a proprio agio e che non provano nessun tipo di imbarazzo, ma che al contrario provano piacere e gioiosa libertà nel fare questo, possono svolgere il rituale completamente nude. È però importante che il tutto venga fatto in maniera spontanea e del tutto desiderata. Nessuna forzatura, nessun disagio.
Se siete indecise, ma una parte di voi molto profonda prova una sorta di entusiasmo e di gioiosa aspettativa al pensiero di svolgere il rito in questo modo, provate a darle ascolto… potreste scoprire un modo nuovo e molto più libero di essere donne e sorelle.

Prima del vostro raduno potete preparare un buon infuso con la Miscela di Erbe della Luna, e offrirlo durante il banchetto:( La Miscela di Erbe della Luna è un composto di particolari erbe selezionate per accentuare la Femminilità, per mettersi in sintonia con essa e per armonizzarsi con il Sacro Femminino interiore.
Le erbe scelte sono adatte allo scopo sia dal punto di vista erboristico, sia perché strettamente legate al Femminile ed ai suoi attributi anche da un punto di vista sottile e magico, e sono quindi erbe simbolicamente associate alla Luna, a Venere e agli elementi della Terra e dell'Acqua.
Sono erbe femminili e rilassanti, che apportano Serenità, Armonia, Amore e Pace interiore.
Ingredienti per la Miscela

* 1 parte di fiori di ibisco
* 1 parte di salvia 
* 1 parte di malva
* 1 parte di lavanda
* 2 parti di melissa
* 2 parti di verbena odorosa
* 2 parti di foglie di mora
* 3 parti di mela essiccata
* 4 parti di petali di rosa
La maggior parte degli ingredienti sono facilmente reperibili in una buona erboristeria.
Le mele essiccate invece si possono preparare facilmente a casa, tagliandole a rondelle fini e mettendole per qualche giorno sopra il termosifone, oppure nel forno alla minima temperatura (circa 40/50°c) finché saranno completamente secche.
Per preparare la Miscela di Erbe della Luna in modo magico e speciale potete accendere una candela del colore adatto e poi mettere le erbe essiccate in una ciotola di legno, mescolandole dolcemente, spezzettandole con le mani e odorandone l’intenso e inebriante profumo.
Mentre mescolate, infondete alle erbe una buona energia di Amore, Armonia e Serenità, sentendole colme di queste virtù sottili e risplendenti di una tenue e dolce luce rosata. Quando le sentite pronte, mettetele in un vasetto di vetro ben chiuso.
Questa Miscela può essere utilizzata in diversi modi, e principalmente come tisana da bere durante il ciclo mestruale, oppure ogni qualvolta ci si vuole ri-armonizzare con la propria Femminilità profonda, così come ogni volta che si sente il bisogno di rilassarsi e rasserenarsi;
In questo caso si può prendere un cucchiaino di composto e lasciarlo in infusione in una tazza di acqua bollente per 10-15 minuti, addolcendo a piacere. 
In alternativa la Miscela può essere utilizzata come incenso da bruciare su un carboncino, oppure come profumata imbottitura per sacchetti magici e bamboline.)

Durante i vostri piccoli riti femminili, le meditazioni e il Cerchio, potete tenere accanto a voi dei simboli e degli oggetti – possibilmente fatti sempre di materiali naturali, come l’argilla, il legno, stoffe di cotone, e così via – che vi parlino alla pancia e vi ispirino sensazioni armoniose.
Questa splendida scultura creata da Debbie Berrow, per esempio, racchiude in sé l’essenza del rituale di riunione fra donne, nonché lo spirito che un tempo riuniva tutte le donne di ogni luogo del mondo e che faceva sentire loro tutte sorelle, plasmate insieme a formare il meraviglioso corpo della Madre antica: Gathering hearts 
Se volete potete procurarvela e tenerla accanto mentre svolgete le pratiche.

Sul sito dell’artista potrete trovare moltissime altre sculture dedicate alla Dea e alla Donna: Bell Pine Art Farm
Testo di Violet. È permessa e incoraggiata la diffusione, specificando sempre il nome dell'autrice e la fonte. Grazie.
Il tempio della ninfa