Da oggi potete trovare il libro La Dea Oltre il Tempo su: Amazon, Ibs,il Giardino dei libri e in tutte le librerie ...
http://www.edizionidelcigno.it/index.php/la-dea-oltre-il-tempo-riscoprire-la-magia-del-femminile.html
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Litha
L'altare e il cerchio vengono decorati con rose e altri fiori estivi. Viene acceso un fuoco al centro del cerchio. Il Sacerdote porta un'immagine del Dio fatta di legnetti intrecciati. (Al centro di essa è stata nascosta una pagnotta, avvolta con cura in molti strati di carta di alluminio). Sull'altare c'è una ghirlanda di rose e fiori di bosco. Anche i membri della congrega e gli ospiti indossano fiori. Riunitevi, eseguite una meditazione sul respiro e accendete il fuoco. La Sacerdotessa dice:
“Questo è il tempo della rosa, della fioritura e delle spine, dei profumi e del sangue. Adesso, nel giorno più lungo dell'anno la luce trionfa, e tuttavia comincia a svanire verso il buio. Il Re del Sole è cresciuto e abbraccia la Regina dell'Estate con un amore che porta la morte, perché è così completo che tutto si dissolve nell'unico canto d'estasi che fa muovere il mondo. In questo modo, il Signore della Luce muore a Sé stesso, e salpa attraverso i mari oscuri del tempo, cercando l'isola della luce che porta alla rinascita. Giriamo la Ruota e condividiamo il suo destino, perché noi stessi abbiamo piantato i semi dei nostri cambiamenti e per crescere dobbiamo accettare anche il passare del sole”
Purificato lo spazio, fate il cerchio e invocate la Dea e il Dio. Danzate la Danza a Spirale, cantando:
Lei è luminosa, Lei è bianca, Lei è splendente, Incoronata di luce!
Lui è radioso, Lui è luminoso, Lui si sta alzando, Lui prende il volo!
Mentre il potere viene innalzato, l'inno cambia gradualmente. (Le strofe sono ripetute di continuo; membri diversi della congrega intonano strofe differenti simultaneamente)
Lei che sta al centro, Lei che sboccia!
Lui, frondoso, il Dio Verde, frondoso, il Dio Verde.. Lei che è incoronata, Lei che abbraccia!
Il Sacerdote danza al centro del cerchio, insieme all'immagine dl Dio. Sempre continuando a cantare, i membri della congrega posano dei fiori sull'immagine del dio, intrecciandoli ai ramoscelli, fino a che, mentre il potere cresce, l'immagine viene completamente ricoperta di fiori. Il cerchio si allarga: il canto diventa un silenzioso Cono di Potere, mentre il Sacerdote e la Sacerdotessa danzano vicino al fuoco. Mentre il cono raggiunge l'apice, la Sacerdotessa apre le braccia e grida:”A me! A me!” Il Sacerdote getta l'immagine del Dio tra le fiamme. Tutti restano in silenzio, meditando sui fiori che bruciano e avvizziscono.
(Starhawk - La Danza a Spirale)
Avete ragione a pensarla così. Le scintillanti fortune accumulate tramite atti terrificanti compiuti contro i bambini, gli anziani, la gente comune, i poveri, contro chi non ha potere, non ha difese, lasciano senza fiato. Eppure io vi incoraggio, vi chiedo, a voi, con gentilezza, non prosciugatevi lo spirito gridando al vento la fatica di vivere in questi tempi. Soprattutto, non perdete la speranza. Perché il fatto è che noi siamo nati per vivere in questi tempi. Si, è così. Sono decenni che impariamo, sperimentiamo, facciamo pratica, ci alleniamo per questo. Stavamo aspettando di incontraci in questo punto di questa storia.
Io sono cresciuta sui Grandi Laghi. Conosco le navi e so dirvi se uno scafo resisterà alle onde. Se parliamo di spiriti consapevoli, nel mondo non ci sono mai stati tante navi nè abili naviganti come oggi. E sono navi cariche di provviste, di risorse, che possono comunicare tra loro più e meglio di quanto sia mai successo in tutta la storia dell’umanità.
Spingete lo sguardo oltre la vostra prua: vedrete milioni di barche, di anime coraggiose, che navigano con voi. E se le plance tremano a ogni onda in questa tempesta, vi assicuro che prua, timone e albero maestro vengono da una foresta più grande di voi. Legname forte, durevole, fatto per resistere ai venti, alle correnti, per tenere salda la rotta, avanti tutta, nonostante tutto.
Sempre, nei tempi bui, si tende a arrovellarsi su quello che non va, quello che resta ancora da riparare. Non dateci tutta la vostra attenzione. Si tende, allo stesso tempo, ad accasciarsi al pensiero di ciò che è al di la della propria portata, a tutto ciò che non si può fare. Non dateci troppo peso. E’ come sprecare il vento senza stendere le vele.
C’è bisogno di noi, sappiamo solo questo. Incontriamo resistenza, ma incontriamo anche coscienze più grandi di noi che ci danno il benvenuto, ci amano, ci guidano–e le riconosciamo, al primo sguardo. Non hai detto che ci credevi? Non hai detto che avresti prestato ascolto a qualcosa di più grande di te? Non hai chiesto una guida? Non ricordi che essere guidati significa accettare un destino al di fuori di noi stessi?
Non sta a noi riparare il mondo, tutto di un colpo. Ma sta a noi allungarci a riparare quel pezzetto di mondo che riusciamo a raggiungere. Ogni cosa piccola, determinata e calma che può fare una coscienza per aiutarne un’altra, per sostenere un piccolo pezzo di questo povero mondo sofferente, aiuta immensamente. Non possiamo sapere quale azione, fatta da chi, realizzerà la massa critica che cambierà la rotta, determinando un cambiamento durevole.
Perché il cambiamento sia profondo è necessario accumulare azioni su azioni, aggiungere, aggiungere ancora, perseverare. Sappiamo che non è necessario l’aiuto di ogni singolo essere umano sulla Terra per portare pace e giustizia. Basta un gruppo piccolo, determinato, che non si arrenda alla prima, alla seconda, né alla centesima tempesta.
( lettera scritta da Clarissa Pinkola Estés, il cui messaggio era:Mostrate il faro dell’anima in tempi oscuri come questi!Oggi in rete ho rintracciato la prima parte della lettera che pare essere scritta per noi,oggi:https://occhiditerra.wordpress.com/2014/09/03/resistiamo-alla-tempesta/ )
Non importa chi sono.
Non importa come mi chiamo.
Potete chiamarmi Strega.
Perché tanto la mia natura è quella.
Da sempre, dal primo vagito, dal primo respiro di vita, dal primo calcio che ho tirato al mondo.
Sono una di quelle donne che hanno il fuoco nell’anima, sono una di quelle donne che hanno la vista e l’udito di un gatto, sono una di quelle donne che parlano con gli alberi e le formiche,sono una di quelle donne che hanno il cervello di Artemisia, di Madame Curie.
E sono bella! Ho la bellezza della luce, ho la bellezza dell’armonia, ho la bellezza del mare in tempesta, ho la bellezza di una tigre, ho la bellezza dei girasoli, della lavanda e pure dell’erba gramigna!
Per cui sono Strega.
Sono Strega perché sono diversa,
sono unica, sono un’altra,
sono me stessa, sono fuori dalle righe,
sono fuori dagli schemi,
sono a-normale… sono io!
Sono Strega perché sono fiera del mio essere
animale-donna-zingara-artista e.. folle ingegnere della mia vita.
Sono Strega perché so usare la testa,
perché dico sempre ciò che penso,
perché non ho paura della parola pericolosa e pruriginosa, della parola potente e possente.
Sono Strega perché spesso do fastidio alle Sante Inquisizioni di questo strano millennio, di questo Medioevo di tribunali mediatici e apatici.
Sono Strega perché i roghi esistono ancora e io – prima o poi – potrei finirci dentro.
Franca Rame