domenica 29 dicembre 2013

Dove una donna racconta delle Baccanti…

Dove una donna racconta delle Baccanti…
Ho conosciuto molte donne inattuali, per usare un termine caro a Nietzsche.(...) Credo che ciascuno di voi ne avrà incontrata qualcuna, se ha avuto fortuna.(...) In più diversi per ambiti, professioni e ruoli sociali. L’elenco però potrebbe essere molto lungo, soprattutto se includesse le persone "normali", quelle di tutti i giorni. Credetemi, sono numerose. Ognuno di noi ne ha incontrate sicuramente tante, magari senza farci caso, Bisognerebbe imparare a riconoscerle. Sono tutte legate da quell’inesprimibile senso di inattualità a cui mi riferivo prima, Inoltre emanano
un'aura che le distingue, quasi una impossibilità di effettiva integrazione, anche se hanno un nome prestigioso e osannato dai media. E come potrebbero inserirsi totalmente, loro che sono eredi di un mondo altro? (…) Alcune note, altre meno. Non importa; quello che conta è che siano tra noi, testimoni di una cultura che sopravvive e si perpetua in attesa di immani rivolgimenti. Anche se sono cresciute in città e non hanno mai visto un filo d'erba, profumano di selve. La notte
sembra avvolgerle e Demetra si affaccia tra le pieghe della bocca, nei sospiri, tra l'agitarsi delle dita. lside le avviluppa nelle manifestazioni affettive e Afrodite non le abbandona mai, neppure con l’incedere degli anni…(…)

“Si, La Porta, disse con voce ferma, le Baccanti fanno parte del Femminile e il Femminile è anche lo scempio di Penteo. II Femminile è anche mistero crudele e selvaggio. È estasi nelle selve e stragi cruente. Guai a sottovalutare la tremenda forza sotterranea e oscura delle donne dimenticate, umiliate, vessate, offese, torturate. Loro è la forza terrifica della natura, loro è il tuono e la folgore prima che l'uomo malvagio se ne impadronisse. Loro è il rombo celeste, loro è la quercia, loro è la lingua degli uccelli, loro è il lunare titanico, loro l’immensa violenza "delle foreste e degli Dèi ctonii e ribelli per l'ingiustizia. L’immane potenza dei boschi, delle acque, del fuoco oscuro tornerà un giorno potente e si riprenderà il regno perduto. Non lo dimentichi mai. (…) Le donne sono un arcano insondabile. Per capirle nel profondo mai usare soltanto la logica. (…)”

(Gabriele La Porta – Il Ritorno della Grande Madre)

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