Dove una donna racconta delle Baccanti…
Ho conosciuto molte donne inattuali, per usare un termine caro a Nietzsche.(...) Credo che ciascuno di voi ne avrà incontrata qualcuna, se ha avuto fortuna.(...) In più diversi per ambiti, professioni e ruoli sociali. L’elenco però potrebbe essere molto lungo, soprattutto se includesse le persone "normali", quelle di tutti i giorni. Credetemi, sono numerose. Ognuno di noi ne ha incontrate sicuramente tante, magari senza farci caso, Bisognerebbe imparare a riconoscerle. Sono tutte legate da quell’inesprimibile senso di inattualità a cui mi riferivo prima, Inoltre emanano
un'aura che le distingue, quasi una impossibilità di effettiva integrazione, anche se hanno un nome prestigioso e osannato dai media. E come potrebbero inserirsi totalmente, loro che sono eredi di un mondo altro? (…) Alcune note, altre meno. Non importa; quello che conta è che siano tra noi, testimoni di una cultura che sopravvive e si perpetua in attesa di immani rivolgimenti. Anche se sono cresciute in città e non hanno mai visto un filo d'erba, profumano di selve. La notte
sembra avvolgerle e Demetra si affaccia tra le pieghe della bocca, nei sospiri, tra l'agitarsi delle dita. lside le avviluppa nelle manifestazioni affettive e Afrodite non le abbandona mai, neppure con l’incedere degli anni…(…)
“Si, La Porta, disse con voce ferma, le Baccanti fanno parte del Femminile e il Femminile è anche lo scempio di Penteo. II Femminile è anche mistero crudele e selvaggio. È estasi nelle selve e stragi cruente. Guai a sottovalutare la tremenda forza sotterranea e oscura delle donne dimenticate, umiliate, vessate, offese, torturate. Loro è la forza terrifica della natura, loro è il tuono e la folgore prima che l'uomo malvagio se ne impadronisse. Loro è il rombo celeste, loro è la quercia, loro è la lingua degli uccelli, loro è il lunare titanico, loro l’immensa violenza "delle foreste e degli Dèi ctonii e ribelli per l'ingiustizia. L’immane potenza dei boschi, delle acque, del fuoco oscuro tornerà un giorno potente e si riprenderà il regno perduto. Non lo dimentichi mai. (…) Le donne sono un arcano insondabile. Per capirle nel profondo mai usare soltanto la logica. (…)”
Ho conosciuto molte donne inattuali, per usare un termine caro a Nietzsche.(...) Credo che ciascuno di voi ne avrà incontrata qualcuna, se ha avuto fortuna.(...) In più diversi per ambiti, professioni e ruoli sociali. L’elenco però potrebbe essere molto lungo, soprattutto se includesse le persone "normali", quelle di tutti i giorni. Credetemi, sono numerose. Ognuno di noi ne ha incontrate sicuramente tante, magari senza farci caso, Bisognerebbe imparare a riconoscerle. Sono tutte legate da quell’inesprimibile senso di inattualità a cui mi riferivo prima, Inoltre emanano
un'aura che le distingue, quasi una impossibilità di effettiva integrazione, anche se hanno un nome prestigioso e osannato dai media. E come potrebbero inserirsi totalmente, loro che sono eredi di un mondo altro? (…) Alcune note, altre meno. Non importa; quello che conta è che siano tra noi, testimoni di una cultura che sopravvive e si perpetua in attesa di immani rivolgimenti. Anche se sono cresciute in città e non hanno mai visto un filo d'erba, profumano di selve. La notte
sembra avvolgerle e Demetra si affaccia tra le pieghe della bocca, nei sospiri, tra l'agitarsi delle dita. lside le avviluppa nelle manifestazioni affettive e Afrodite non le abbandona mai, neppure con l’incedere degli anni…(…)
“Si, La Porta, disse con voce ferma, le Baccanti fanno parte del Femminile e il Femminile è anche lo scempio di Penteo. II Femminile è anche mistero crudele e selvaggio. È estasi nelle selve e stragi cruente. Guai a sottovalutare la tremenda forza sotterranea e oscura delle donne dimenticate, umiliate, vessate, offese, torturate. Loro è la forza terrifica della natura, loro è il tuono e la folgore prima che l'uomo malvagio se ne impadronisse. Loro è il rombo celeste, loro è la quercia, loro è la lingua degli uccelli, loro è il lunare titanico, loro l’immensa violenza "delle foreste e degli Dèi ctonii e ribelli per l'ingiustizia. L’immane potenza dei boschi, delle acque, del fuoco oscuro tornerà un giorno potente e si riprenderà il regno perduto. Non lo dimentichi mai. (…) Le donne sono un arcano insondabile. Per capirle nel profondo mai usare soltanto la logica. (…)”
(Gabriele La Porta – Il Ritorno della Grande Madre)
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