domenica 29 dicembre 2013

La Stregoneria

LA STREGONERIA
La stregoneria è sempre stata una religione di poesia, non di teologia. I miti, le leggende e gli insegnamenti sono visti perlopiù come metafore di “ciò che non può essere detto”, di quella realtà assoluta che le nostre menti limitate non potranno mai conoscere appieno. I misteri dell'assoluto non possono mai essere spiegati, solo sentiti o intuiti. I simboli e gli atti rituali vengono usati per generare stati alterati della coscienza, nei quali vengono rivelate intuizioni che vanno al di là delle parole. Quando parliamo dei “segreti che non possono essere rivelati”, non vogliamo dire semplicemente che ci sono regole che ci impediscono di parlare liberamente; vogliamo invece dire che la conoscenza interiore non può assolutamente essere espressa a parole; può essere trasmessa solamente tramite l'esperienza, e nessuno può decretare che tipo di intuizione una persona possa trarre da una determinata esperienza. (…)*
E’ anche considerata un insieme di pratiche magiche e rituali antichi o personali, ma questo
termine nel corso dei secoli ha assunto diverse valenze negative collegata a forze occulte e etichettate in maniera dispregiativa.
Dal punto di vista del Neopaganesimo la stregoneria è un termine usato per indicare quelle pratiche antichissime, soprattutto di origine rurale, che sopravvissero all'avvento dei monoteismi ed all'estirpazione violenta ,massacrante e perseguitata degli antichi culti pagani.
Il primo e negativo significato di stregoneria è stato usato nell’Alto Medioevo dalla chiesa che considerava e purtroppo, considera tuttora, che chi pratica la stregoneria è incontatto con Satana. In realtà la stregoneria è la celebrazione della Natura attraverso una esaltazione del culto della Dea Madre, è un culto che rispetta e usa con consapevolezza le proprie energie e quelle di terra, acqua, fuoco, aria, luna, sole.
(Le figlie dell'Antica Religione)
Note

Starhawk “La danza a spirale”

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