domenica 29 dicembre 2013

Noi siamo natura

(…) Un edizione del Chamber Dictionary degli anni cinquanta definisce la natura, in modo notevolmente appropriato, come il potere che crea e regola il mondo. Penso che questa sia la definizione più idonea. Rievoca dimensioni di magnificenza, potere, infinito, ma pone anche una domanda: come umanità, siamo sopra e oltre a questo potere, o questo concetto è tanto superiore a noi da comprenderci in ogni caso? (…) “Noi” siamo la Natura di cui abusiamo. Stabilire una riunificazione con la Natura significa riportarsi dentro al nostro Sé, riprendere contatto con la saggezza senza tempo che è in ognuno di noi. Sono poche le persone che non hanno l'opportunità di farlo, ma sono anche poche quelle che dedicano del tempo a questo. (…) Ho imparato che questa “connessione” con la Natura trascende l'aspetto fisico, diventando un rapporto con lo Spirito. (…)
“Rispetto e riverenza possono diventare le porte verso le più alte realtà della Natura. E' solo bussando con leggerezza e umiltà a questa porta che si può pian piano arrivare all'armonia. Impara a conoscere il tuo Sé, a comprendere cosa vuol dire essere umano, perché che c'è ancora molto di cui rendersi conto. Ogni epoca di questo pianeta ha avuto una differente razza senziente. Anche questa si avvierà all'estinzione, man mano che dalle rovine della civiltà nascerà un nuovo genere umano. Riesci a capire, anche per un solo momento, che proprio come ogni albero ha radici che si spingono lontano, allo stesso modo gli uomini d'oggi sono solo le radici di una diversa razza umana? Questo è successo molte volte e succederà ancora molte volte. Ogni volta, l'uomo ha raggiunto un picco massimo di potere, scegliendo sempre le vie della distruzione. Così, come un albero cresce conforme al suo seme, l'uomo raccoglie ciò che egli stesso ha seminato. Questo ciclo avrà fine solo quando l'umanità avrà raggiunto un alto livello di saggezza. Solo allora potrà nascere una nuova era. Nel ciclo attuale l'uomo è di nuovo arrivato a una punto in cui ha tra le mani il seme della propria distruzione. Questo causerà contemporaneamente un inizio e una fine.”

Michael J.Roads “Dialoghi con la natura”

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